domenica 28 dicembre 2008

AGHILARATA!!!!!!!!!!!!!!


Siamo una cittadinanza priva di “senso civico e di rispetto per i beni pubblici”. Questo è quanto detto e riferito alla gazzetta della capitanata (sabato 27 dicembre 2008) dal consigliere comunale Nicola Aghilar. Si purtroppo è così, chi governa e amministra questo paese ci definisce “vandali”, perché ritiene che oggi non possiamo parlare di differenziata, di tutela e salvaguardia dell’ambiente, se esistono e avvengono simili atti vandalici come quelli avvenuti la notte di Natale (incendio di cassonetti). Pertanto per il consigliere, e speriamo solo per lui, a causa di un gesto incivile e spregevole, sicuramente da condannare e fatto da pochi vandali, tutti i cittadini di Orta Nova non possono parlare e promuovere un dibattito sulla differenziata e sulla salvaguardia dell’ambiente. Ci sembra veramente una tesi ridicola, che ha in sé dell’assurdo e del pericoloso, perché vuole generalizzare le singole responsabilità di questi atti vandalici. Come se parlare di raccolta differenziata, di dialogo per promuovere una migliore gestione dei rifiuti solidi urbani andasse a incentivare gli atti vandalici.
Ci domandiamo anche quale impegno e quale sforzo ha assunto l’amministrazione in merito, se non sporadici articoli sui giornali, in quanto purtroppo questa amministrazione più volte ha chiuso, sigillato richieste, proposte, istanze presentate proprio sulla questione della raccolta differenziata. La negligenza, l’inoperosità, la volontà, dell’assessore all’ambiente Petrocelli, di non rispondere al nostro invito, riguardante la costituzione di un tavolo di concertazione, di un osservatorio di monitoraggio, rappresenta anch’esso un “atto vandalico”, perché non risponde alle genuine rivendicazioni, colme di speranza e passione, di chi vuole semplicemente raggiungere nel corso del tempo, un buona percentuale di raccolta differenziata, come prefissato per legge. Il non rispondere a domande di dialogo, di apertura, di confronto, provoca disaffezione, scarsa partecipazione, disinteressamento alla gestione della cosa pubblica da parte dei cittadini. Non crediamo che qualcuno cerchi questo, soprattutto in virtù del fatto che questa amministrazione è composta da molti giovani, che speriamo non vogliano già macchiarsi di un simile reato umano, civile, sociale, ossia “non dialogare”.
Denunciamo l’atto vandalico compiuto durante la notte di Natale, ma denunciamo anche l’altrettanto “atto vandalico” compiuto purtroppo dal consigliere comunale Aghilar, che con un perfido politichese, ha trovato e usato l’alibi di ciò che è accaduto, forse per colmare quel grosso deficit amministrativo in merito alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica su tematiche importantissime, quali la differenziata. Perché se ad Orta Nova, come sostiene il consigliere, non c’è una sana coscienza civile, ciò è dovuto anche dal fallimento delle amministrazioni, che hanno governato in questo paese, e il consigliere dovrebbe chiedersi, e rispondersi che governa con chi lo fa da circa 10 anni nel nostro paese. L’amministrazione che governa una città ha anche una funzione pedagogica, formativa che purtroppo oggi un esponente dimentica e sotterra negli infimi meandri della demagogia, del populismo e della ricerca di alibi e scusanti.
Speriamo che le cose cambino e che sia possibile sedersi attorno ad un tavolo e parlare di problematiche concrete che intersecano e avvolgono la vita di tutti noi, come appunto la questione della raccolta differenziata.

sabato 27 dicembre 2008

ETICA DELLA SOLIDARIETA'!!!!!


Domenica 28 dicembre 2008, dalle ore 11:30 vi sarà, davanti alla Chiesa Madre, il banchetto del commercio equo e solidale.

In un periodo economico e sociale segnato dalla turbolenza finanziaria, dalla precarietà esistenziale - lavorativa, dall'apparente naufragio della speranza, dal regno oscuro e tetro della paura......c'è bisogno di un messaggio di Speranza, di Passione per la Vita, per l'esistenza libera e dignitosa dell'essere umano. Come ricordava il cardinale Tettemanzi nell'omelia di Natale "può essere etica un'economia che non mette al centro l'uomo, ma il profitto da perseguire a ogni costo?". Ecco la ragione che ci spinge a promuovere la vendita dei prodotti del commercio equo e solidale, perchè con esso viene posto al centro dell'azione, l'uomo, e non il mero interesse individualistico dell'accrescimento delle sole e proprie ricchezze.

Per questo vi inviatiamo ad acquistare tali prodotti, che ci consentono di oggettivizzare l'ideale etico della solidarietà, con un semplice e piccolo gesto possiamo "fare solidarietà", possiamo inserire il nostro "gesto di giustizia" nel "mare della necessità, della povertà, dell'oppressione", così da far scoprire, da far svelare il volto umano, giusto, equo dell'altro Occidente.


P.S. Domani ci sarà anche la risposta all'articolo apparso oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno, inerente la denuncia dell'atto vandalico (cassonetti dell'indifferenziata bruciati) e la risposta negativa alla volontà da parte nostra di parlare di differenziata.

giovedì 25 dicembre 2008

AUGURI SCOMODI!!!!!!!


Cari amici, riporto una lettera di auguri per Natale, scritta da don Tonino Bello. Vorrei sottolineare la straordinaria attualità di questa lettera, che scruta e colpisce i segni dei tempi, soprattutto quelli inerenti la situazione sociale ad Orta Nova. Buona lettura e tanti auguri "scomodi" di buon Natale.


Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo, se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo. Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario. Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.
Tanti auguri scomodi, allora , miei cari fratelli! Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio. Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio. Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate. Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa. Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro. Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame. I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce” dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili. I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge ”, e scrutano l’aurora, vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio. E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per morire ricchi. Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.


Don Tonino

lunedì 22 dicembre 2008

VENDOLA A CERIGNOLA PER LA S.I.A.


Domani, martedì 23 dicembre alle ore 15:00, il presidente della Regione Puglia, Niki Vendola, visiterà gli impianti per la raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani del Consorzio di Bacino Foggia 4, gestiti dalla S.I.A. Srl. All’incontro sono stati invitati: il prefetto; il presidente della Provincia, l’assessore provinciale all’Ambiente e i consiglieri provinciali; i sindaci, gli amministratori e i consiglieri comunali dei 9 comuni che compongono l’Ato Fg/4 (Carapelle, Cerignola, Margherita di Savoia, Ordona, Orta Nova, San Ferdinando di Puglia, Stornara, Stornarella e Trinitapoli); i presidenti degli altri 3 Ato della Capitanata.

Chissà se il nostro sindaco e il nostro assessore all'ambiente saranno presenti.....spero che l'assessore Petrocelli non abbia consueti e soliti imprevisti; chissà se diranno al presidente, che non hanno risposto alla proposta di dar vita ad un osservatorio di monitoraggio sulla gestione dei rifiuti, per stabilire insieme e democraticamente nuove politiche, che ci permettano di incrementare la percentale di raccolta differenziata nel nostro paese ferma al 6%.

La politica seria, leale si lega indissolubilmente con il senso di responsabilità per una comunità, per il benessere dell'intera collettività; mentre l'arroganza del potere che non ti degna nemmeno di una risposta fa rima con ignoranza.

sabato 20 dicembre 2008

SOLIDARIETA' DIFFUSA


Domenica 21 Dicembre dalle ore 18:30 ci sarà davanti alla Chiesa Madre di Orta Nova la vendita dei prodotti del commercio equo e solidale, della cooperativa "Lo stesso sole" di Cerignola. Trattasi di prodotti coltivati e lavorati nei paesi poveri del sud del mondo.

Lo scopo è promuovere giustizia sociale, economica e sviluppo sostenibile attraverso il commercio, la formazione, la cultura, l'azione politica.
Il Commercio Equo e Solidale vuole riequilibrare i rapporti con i Paesi economicamente meno sviluppati, migliorando l'accesso al mercato e le condizioni di vita dei produttori svantaggiati.

Garantisce, infatti, ai produttori un giusto guadagno e condizioni di lavoro dignitose. Elimina le intermediazioni speculative e sostiene, con il prefinanziamento, progetti di autosviluppo.

Con un piccolo e semplice gesto (comprando alcuni prodotti) possiamo "fare" giustizia sociale, "praticare" la solidarietà.

La crisi del sistema finanziario che ha comportato scompensi economici in tutto il mondo, determina sicuramente l'idea di proporre nuove politiche alternative, per mezzo delle quali si possa raggiungere una distribuzione più equa della ricchezza. Noi occidentali, il 20% della popolazione mondiale non possiamo bruciare l'80% delle risorse dell'intero globo. La nostra è la scelta degli empi, di una società che spreca la maggior parte delle proprie risorse in armamenti; per un aereo militare di ultima generazione si spendono quanti soldi servono per garantire un vaccino a tutti i bambini dell'Africa. Ecco il nostro fondamentalismo!!!


Ma sta per nascere, per venire al mondo la Speranza "che non delude". Cominciamo a sentirici ognuno custode dell'altro, soprattutto dell'altro più debole, indifeso, maltrattato, chiuso nel carcere di massima sicurezza della classe sociale di appartenenza, nell'Alcatraz dell'indifferenza, nel tugurio della predestinazione sociale alla povertà.

"Coloro che sperano ardentemente vedono e amano ogni segno di una nuova vita e sono pronti in ogni momento ad aiutare la nascita di ciò che è pronto a venire al mondo" (Fromm).



venerdì 19 dicembre 2008

ANCORA DISCARICHE ABUSIVE!!!!!


Questa mattina sono state sequestrate due discariche abusive nel nostro territorio, l'azione ecologica, purificatrice delle forze dell'ordine prosegue ininterrotamente. Bisogna sottolineare il lavoro fin qui svolto dalle autorità competenti, e tutto ciò deve suscitare in ognuno di noi una nuova coscieza etica, che ci permetta di custodire, salvaguardare il nostro territorio e la sua vocazione agricola. Nelle prossime ore credo arriveranno notizie più dettagliate e precise in merito.

giovedì 18 dicembre 2008

BIOMASSE PROGRESSO SOSTENIBILE???????


Cari amici, l'idea di trattare di tale argomento, che potrebbe sembrare lontano da noi, ma non lo è, rappresenta la nostra volontà di proporre un'alternativa di blog, che sappia ricevere e approfondire le idee, i contributi che provengono dai suoi lettori. Così i lettori oltre che fruitori del programma, divengono veri e propri produttori di idee, concetti, riflessioni.

Per questo abbiamo deciso di parlare di biomasse.

Andiamo al sodo: ad Ascoli Satriano una ditta ha presentato il progetto di costruire una centrale di biomasse, il quale prevede la produzione di energia elettrica bruciando paglia. Si tratta di energia rinnovabile, ma non è tutto limpido e cristallino come sembra. Infatti il documento di Legambiente: "Sostenibilità della produzione di energia da biomasse" (scaricabile da internet), avanza delle perplessità circa l'utilizzo e lo sviluppo di ciò:

a) alla combustione delle biomasse sono comunque associate non irrivelanti emissioni di inquinanti, soprattutto polveri e ossidi di azoto;

b) secondo un documento redatto dall'ONU e dalla FAO il rischio di un incontrollata e globalizzata corsa alle biomasse evidenzia il rischio della sola ricerca del massimo profitto e quindi lo sfruttamento di terreni già fertili, anzichè promuovere la ripiantumazione in zone marginali da sottrarre alla desertificazione;

c) la corsa alla biomassa energetica provoca anche tensioni sui mercati delle risorse agricole alimentari di base (mais, riso, canne da zucchero, sono salite di prezzo);

d) le biomasse in Italia non potranno che avere un ruolo marginale, data la loro effettiva produttività per km2 e la densità di popolazione e di insediamenti antropici di ogni genere.

Tra le tante filiere quella più accettabile è la filiera delle biomasse forestali, naturalmente se ci si limita a sfruttare il legname derivante dalla cura annuale di un bosco in crescita.

Il documento si conclude con un invito alla "cattura più efficiente di energia solare", bisogna incentivare l'utilizzo del fotovoltaico.

Per concludere la centrale a biomasse di Ascoli sembra aver raggiunto l'ok degli agricoltori e dell'assessore provinciale all'ambiente Pecorella, che ha posto dei limiti alle troppe richieste.

mercoledì 17 dicembre 2008


DAL CORRIERE DEL SUD

SULLA DISCARICA ORA PIOVONO AVVISI DI GARANZIA

e la Digos indaga anche sui concorsi per i vigili urbani


Dopo le proteste, arrivano anche gli avvisi di garanzia per la discarica di Orta Nova. L'inchiesta della Guardia di Finanza è iniziata dopo una circostanziata denuncia presentata nel febbraio scorso al tenente colonnello Giacomo Ricchitelli dal giornalista Gianni Lannes........Le Fiamme Gialle hanno approfondito le indagini, sequestrando della documentazione al Comune ortese, e i magistrati inquirenti Minardi e Infante hanno disposto il sequestro della discarica e, nei giorni scorsi, hanno recapitato avvisi di garanzia a Bonassisa titolare dell'Agecos, e a due tecnici della ditta. "Formalmente sono sotto indagine anche il sindaco di Orta Nova, Moscarella e il responsabile dell'Ufficio Tecnico, Vece", riferisce Lannes. Intanto la Digos ha aperto un'inchiesta anche sul concorso comunale per i Vigili Urbani, su circostanziata denuncia da parte di un concorrente escluso.

venerdì 12 dicembre 2008


HO VISTO LA RICCHEZZA DEGLI ULTIMI

Bari, 12 dicembre 2008, siamo radunati a piazza castello, aspettiamo gli altri compagni delle varie località della nostra amata regione e partiamo..........

Lo sciopero generale (indetto dalla CGIL)e il corteo è iniziato i temi riguardano il no alla distruzione del contratto nazionale e il non far pagare la crisi solo ed esclusivamente ai lavoratori. Pertanto vi racconto cosa ho visto.

Ho visto giovani e anziani tenersi per mano, camminare e protestare per un futuro migliore.

Ho visto operai in cassintegrazione (900€ al mese), con un mutuo da pagare, sfilare a testa alta, partecipare attivamente, ripieni di dignità operaia.

Ho visto braccianti, con ancora sporche le mani, che in fondo rappresentano la genuinità del lavoro, cantare e rivendicare i loro diritti.

Ho visto tanta gente che crede in un economia diversa, dove la parola chiave non è competizione, ma "cooperazione".

Ho visto parenti di lavoratori morti sul lavoro, che con gli occhi ricolmi di pure e caste lacrime, richiedevano giustizia e non vendetta sociale.

Ho visto lavoratori immigrati stringere la mano a lavoratori italiani, un immagine molto più forte di ogni insulto leghista.

Ho visto incarnarsi in un soggetto collettivo, la Speranza di un mondo migliore, di una giustizia sociale.

Ho visto scendere dal cielo, Giuseppe Di Vittorio, che con un sorriso ci ha detto di continuare a Resistere.

Ho visto la Ricchezza degli Ultimi.

mercoledì 10 dicembre 2008


LA VITTORIA DI POPOLO.


La Guardia di Finanza ha posto i siggilli sull’ enorme discarica. Ecco quanto è successo in questi giorni. La trama, inizialmente spigolosa, ambigua, mistificante della straordinaria fiaba popolare, che ha visto come protagonista la popolazione dei cinque reali siti, sembra volgere al termine.....nel migliore dei modi possibili. La speranza popolare ha vinto!!!! Essa ha vinto contro ogni forma di malaffare, di depravazione ambientale e sociale. Ma dalle fiabe, ognuno trae proprie conclusioni, purtroppo lesive per la fiaba stessa. Infatti l'amico Gianluca Caporale, sostiene che quanto accaduto sia stato profetizzato dal giornalista Lannes, dimenticando che si volevano far prendere tutti questi provvedimenti alla provincia, e per di più in un solo giorno, mentre oggi constatiamo che purtroppo l'orrendo potere burocratico ha i suoi tempi; invece la giornalista Mercaldi sottolinea quotidianamente l'incatenamento della giunta comunale(importane) a Palazzo Dogana, mettendo in secondo piano tutto il resto (la straordinaria moblitazione popolare). Il comitato spontaneo "Salviamo la nostra terra" tutti se lo sono dimenticati, quei cittadini che dal lontano 2004 incominciarono a protestare, tutti se li sono dimenticati. Credo che non esista cosa peggiore e deleteria per la coscienza collettiva di una cittadinanza, come l'oblio, o la mistificazione dei fatti. Concludo ritornando alla fiaba, c'è un dato che voglio evidenziare: abbiamo raggiunto questo risultato, solo ed esclusivamente con mezzi pacifici, con la non-violenza attiva. Chissà forse da lassù, Don Tonino Bello sta ancora pregando dicendo "Beati i costruttori di pace"....e speriamo che si riferisce anche a noi.

Fraterni saluti

Gianluca Di Giovine

venerdì 5 dicembre 2008

Colore testo

Rispolverando la cartella degli articoli, ho trovato questo artico scritto insieme al compagno Sebastiano, mandato all'ortese ma mai pubblicato.








RESISTERE, RESITERE, RESISTERE!!!!
“Passata è la tempesta , odo augelli far festa…” la quiete dopo la tempesta stride con il sentimento che in questi giorni stanno provando tutte le donne e gli uomini italiani. Di sinistra. Gli eredi del grande movimento di massa italiano che ha contribuito in maniera determinante all’instaurazione della democrazia nel nostro Paese si trovano a guardare impotenti e attoniti la carneficina provocata da questo uragano elettorale. Pensare di poter dare tutte le motivazioni in così poche righe sarebbe ipocrita da parte nostra. Anche perché non ci sono motivazioni così nitide da poterle elencare come in una diagnosi medica. I fenomeni politici non possono essere spiegati puntualmente, sono sempre il frutto della storia. E la storia si legge nella sua complessità.
Il risultato elettorale è stato quanto mai disastroso, la Sinistra in Italia ha perso, ha subito l’ondata del “pensiero unico” delle tesi neocentriste e neoliberali presenti negli schieramenti di Berlusconi e di Veltroni. Tutto ciò è avvenuto con l’ausilio di chi era comunista, o per lo meno militava nel caro e vecchio PC, anche loro inglobati in un’idea di società basata esclusivamente sull’ideologia del mercato, del denaro, di dio Mammona, incurante dei nuovi oppressi, dei nuovi umiliati, dei nuovi crocifissi della storia. Certamente di fronte ad ogni sconfitta serve una seria e severa autocritica, i due anni di governo Prodi, garantiti dall’appoggio della Sinistra sono stati fallimentari, e lo sono stati perché il centro più becero e immorale del centro-sinistra non ha rispettato quel programma che ci distanziava e ci poneva come seria alternativa alle destre. Forse la volontà di mantenere ben saldi i privilegi politici, la volontà di non toccare più di tanto Confindustria e i ceti più ricchi del nostro paese, per distribuire le ricchezze, ha vinto; le istanze delle classi subalterne, dei ceti deboli della società hanno perso. Hanno perso, perché gli stessi cittadini che hanno bisogno della Sinistra si sono sentiti abbandonati dal loro stesso governo, hanno creduto alla più grande menzogna di questa campagna elettorale, quella del “voto utile”, anche se i programmi elettorali tra il Pdl e il PD sono molto somiglianti. Purtroppo anche in Italia ha vinto l’americanizzazione della politica, oggi in parlamento siede un centro-destra padronale ed imprenditoriale e un centro padronale e imprenditoriale con Veltroni. Questo risultato sicuramente è il risultato auspicato, cercato e voluto dai poteri forti, dalle lobby economiche che detengono il potere nel nostro paese, è il risultato di tutte quelle forze reazionarie e retrograde, espressioni del potere dominante, il quale si è visto minacciato dalla presenza di forze di sinistra nel precedente governo e che pertanto quest’ultime potevano ledere e colpire gli interessi, i privilegi, il più delle volte infidi, loschi e mafiosi.
Allora vorremmo sfruttare questo spazio per giocare ad un gioco. “Spiega come”.
Qualcuno disse che chi guarda al passato con un occhio è saggio. Chi lo fa con tutti e due è cieco. Per chi ha vissuto la storia del comunismo italiano, per chi non l’ha mai abbonda nata, per i giovani che si sono innamorati dei suoi valori studiandola sui libri, cantandola nelle canzoni e vivendola nel contatto con le generazioni più vecchie noi crediamo che pensare a come riscriverla sia molto più interessante. La stessa democrazia alla quale aspiravano i comunisti italiani negli anni della dittatura fascista e della resistenza, tanto da far sì che il primo aggettivo della nostra invidiatissima carta costituzionale sia proprio “democratica”. La stessa democrazia che in questo periodo storico man mano ci viene tolta senza che noi ce ne accorgiamo, ridotta com’è a mera espressione del voto. Il popolo della repubblica democratica italiana esprime il suo potere solo e soltanto nel segreto della cabina elettorale. Per il resto è ignorato, sottomesso, umiliato. La libera informazione è ormai una dolce chimera. La tv di Stato è una terra di conquista per i partiti politici. Gli altri tre canali appartengono al Capo del Governo . chi vuole un’informazione che non sia filtrata da editori che gravitano attorno all’orbita della classe politica deve andare su internet. Che purtroppo in Italia hanno ancora poche persone. L’informazione è la prima cosa che deve essere controllata se non si vuole che un popolo pensi e agisca con la sua testa. È quello che succede in Italia.
In questo Paese è stato smantellato e messo sotto i piedi il concetto di giustizia. Oggi è pressoché all’ordine del giorno pensare che un giudice sia deviato. Persino mentalmente. Il rispetto della magistratura in Italia è relegato a puro principio costituzionale. Nei Paesi realmente democratici non funziona esattamente così. Per non parlare dell’esempio che diamo all’estero annoverando in Parlamento individui condannati in via definitiva….
Alcuni sostengono che le nostre rivendicazioni, il nostro linguaggio sia vecchio, novecentesco, incapace d’interpretare la realtà esistente, in realtà la nostra rappresentazione delle contraddizioni della realtà è quanto mai precisa e dettagliata, per un semplice motivo, ancora oggi e specialmente in Italia esiste una sadica distribuzione delle ricchezze; basti vedere la profonda diseguaglianza esistente tra un operaio e Montezemolo, pertanto continuiamo a sostenere che tutto ciò è immorale e profondamente ingiusto.
La crisi della politica crediamo abbia raggiunto un livello altissimo, basti pensare alla schiacciante vittoria della Lega, che secondo il nostro modestissimo parere non fa politica, ma strumentalizza e gioca sulle paure e frustrazioni presenti in molti cittadini, che possono essere cancellate con la promozione di un nuovo modo di fare politica, con il recupero dell’etica nella politica, la famosa “questione morale” del nostro e oramai solo nostro Enrico Berlinguer. Di conseguenza gli stessi operai del nord, che hanno votato la Lega, rappresentano un chiaro ed esplicito segnale di avvertimento per la sinistra, rappresentano il vessillo della protesta nei nostri confronti, perché incapaci al governo di fare qualcosa fortemente di sinistra. Ma come abbiamo scritto precedentemente il mancato rispetto del programma dell’unione non è stato il nostro, anzi noi nonostante fossimo forza di governo, siamo scesi in piazza per protestare contro quella parte moderata del nostro stesso governo, che non voleva assolutamente promuovere nessun atto politico di discontinuità da Berlusconi. Il fallimento del governo Prodi, dovuto esclusivamente alla volontà conservatrice del centro del centro-sinistra, è stato pagato da chi non chiedeva altro che il rispetto del programma, da chi non voleva altro che mantenere e stabilizzare il rapporto tra rappresentato e rappresentante. Forse questo non è passato con limpidezza e genuinità, ciò è dovuto dal fatto che in Italia i mezzi d’informazione sono in mano a poche persone, d’altronde Gramsci lo diceva chiaramente che bisogna “impadronirsi delle case matte” per raggiungere un ampio consenso. Senza ombra di dubbio la scelta governista ha fallito, perché le condizioni di vita dei lavoratori non sono migliorate e di certo non miglioreranno con l’attuale governo Berlusconi.
Ci hanno negato il diritto alla partecipazione democratica. Siamo diventati galline da spennare alle elezioni, per poi essere miseramente lasciati ai margini quando si tratta di prendere decisioni che riguardano la nostra pelle. Nessuno ha chiesto alla popolazione di Orta Nova se la discarica la voleva. L’opinione del popolo non è più importante in questo Paese, anzi ad Orta Nova qualcuno come Forza Italia, l’ha chiesto dopo essere stata, con i suoi rappresentanti artefice della deliberazione del parere urbanistico favorevole e del protocollo d’intesa, per la costruzione della discarica. Questa è demagogia. Ed è immorale dal punto di vista politico riprendere contatti, esclusivamente per fini elettorali e propagandistici, con chi ha denigrato la propria figura politica e sociale.
E allora torniamo al gioco dello “spiega come”. Come può la sinistra italiana risollevarsi? Assumendo come missione il ripristino della democrazia, intesa come partecipazione popolare, non solo nel momento del voto ma in ogni singolo momento della sua vita. Ripristinando il contatto con i militanti. Ricominciando dal locale, dai Paesi nei quali essa vive. Ritornando ad essere quella forza di espressione popolare operaia, rappresentando i reali bisogni degli sfruttati. Senza se e senza ma. Capendo che barattare la possibilità di governare con la pelle dei lavoratori non è mai stato di sinistra. Attuare concretamente una politica di lotta alle mafie e alle massonerie deviate, che come sostiene padre Alex Zanotelli “collocano i loro uomini nei posti chiave. Di lì la gente deve passare per soddisfare i bisogni quotidiani: un posto di lavoro, un prestito, un’autorizzazione, un intervento sanitario…..” . Certo cambiare la realtà esistente è difficilissimo, ma dobbiamo impegnarci per cercare di costruire un’altra società.




Di Giovine Arturo Gianluca
Battista Sebastiano

martedì 2 dicembre 2008

DIFFERENZIATA!!!!!!



Il giorno 20/10/2008 il circolo del P.r.c. di Orta Nova “P.Impastato” ha promosso un convegno pubblico avente come tema: la questione rifiuti e la raccolta differenziata, con l’intento di promuovere nel nostro territorio nuove politiche ambientali, tese alla salvaguardia del bene della collettività e della salute pubblica. Durante il convegno abbiamo presentato la situazione negativa in cui si trova il nostro comune, purtroppo fermo al 6,3% di raccolta differenziata a fronte del 45% sancito dal testo unico ambientale ,infatti, fino ad oggi sono stati prodotti, solo nel comune di Orta Nova 5.745.515.00 kg (93,7%) di rifiuti indifferenziati. Abbiamo, inoltre evidenziato la mancanza di una struttura comunale, che valuti i vari aspetti inerenti la gestione dei rifiuti. Il convegno, oltre che vedere la partecipazione dell’assessore regionale all’ecologia Michele Losappio, purtroppo ha visto l’assenza dell’assessore all’ambiente del comune di Orta Nova Maurizio Petrocelli, invitato a partecipare allo stesso convegno come relatore. In sua vece è intervenuto l’assessore alla cultura Aldo D’Agostino, il quale ha evidenziato tutta la sua disponibilità, nel riferire quanto discusso, all’assessore di competenza. Naturalmente una politica che si rispetti, non critica solamente, ma propone alternative, elabora nuove proposte, in quanto la politica chiusa, autoreferenziale porta all’atrofia sociale, mentre una politica aperta, slanciata verso il raggiungimento del bene comune stimola la partecipazione democratica e attiva di tanta gente. In virtù di tale motivo, abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere all’assessore all’ambiente del comune di Orta Nova di aprire con tutte le forze politiche, sociali, culturali del paese, un tavolo di gestione concertativa, un osservatorio di monitoraggio, che discuta delle modalità con le quali stimolare la raccolta differenziata e possibilmente dar vita anche ad un sistema di raccolta “porta a porta”. Parliamo di partecipazione democratica, di informazione, sensibilizzazione, formazione ed auto-formazione della cittadinanza alla risoluzione collettiva di tali problematiche. Attualmente non ci sono pervenute risposte, per questo noi chiediamo a chiunque accetti tali proposte di sottoscriverle; ci rivolgiamo anche ai capi gruppo del consiglio comunale, affinché portino nelle sedi istituzionali questa nostra proposta. Ma chiediamo, soprattutto che questa diventi un’esigenza di tutti i cittadini, che nasca dal basso l’idea di sentirsi partecipi e protagonisti della crescita sociale e culturale del proprio paese. Noi crediamo che la politica, sia strumento partecipativo, democratico, aperto alle istanze della gente, che vuole migliorare concretamente le cose. Differenziare i rifiuti, stimolare nuovi stili di vita, alieni da ogni forma di consumismo, è l’unica strada che ci allontana dalle logiche delle discariche e degli inceneritori. Sperando in una risposta positiva, da tutti coloro che hanno a cuore la salvaguardia dell’ambiente, del Creato, della natura, noi continueremo a stimolare nella cittadinanza l’idea civilmente “sacra” della partecipazione. Attendiamo risposte istituzionali, ma soprattutto attendiamo risposte che nascano dalla comunità intera.
CIRCOLO P.R.C. “P.IMPASTATO” ORTA NOVA - CARAPELLE

La discarica non si farà

Colore testo
La discarica non si farà!!!!!!!!!!!!

Questa è la frase che orgogliosamente tutta la popolazione dei cinque reali siti, da oggi in poi, potrà gridare ai quattro venti. Il TAR ha bocciato il ricorso della ditta Agecos, il teorema di Rocco Bonassisa è stato sconfitto . E’ una notizia straordinaria, rappresenta la vittoria della partecipazione democratica contro l’indifferenza; la vittoria della speranza popolare contro l’arroganza e la collusività di imprenditori senza scrupoli; la vittoria dell’Ambiente contro il suo sfruttamento; la vittoria della vocazione agricola del nostro territorio contro la volontà luciferina di chi voleva ridurlo a pattumiera; la vittoria della passione e della determinazione civica contro l’asservimento e la passività.
Ci piace ricordare quei momenti di lotta, in cui mossi dalla speranza di poter decidere del nostro futuro e delle sorti della nostra terra abbiamo presidiato e protestato insieme. Nessuno deve arrogarsi il diritto di questo risultato, tutti dobbiamo sentirci artefici di questa bella e giusta notizia. L’insegnamento che questa grande vittoria di popolo ci trasmette è l’idea che l’unione e la coesione sociale sono i capisaldi dell’agire politico.
Ringraziamo chi ricoprendo incarichi istituzionali, a vari livelli, ha aderito e lottato per il raggiungimento di questo eccezionale obiettivo.
Sarebbe bello ed entusiasmante organizzare per l’occasione una festa in piazza, la “vera festa” , dove tutta la popolazione, sentisse il bisogno di manifestare la propria voglia di comunità.


CIRCOLO “P.IMPASTATO” P.R.C. ORTA NOVA - CARAPELLE