Siamo una cittadinanza priva di “senso civico e di rispetto per i beni pubblici”. Questo è quanto detto e riferito alla gazzetta della capitanata (sabato 27 dicembre 2008) dal consigliere comunale Nicola Aghilar. Si purtroppo è così, chi governa e amministra questo paese ci definisce “vandali”, perché ritiene che oggi non possiamo parlare di differenziata, di tutela e salvaguardia dell’ambiente, se esistono e avvengono simili atti vandalici come quelli avvenuti la notte di Natale (incendio di cassonetti). Pertanto per il consigliere, e speriamo solo per lui, a causa di un gesto incivile e spregevole, sicuramente da condannare e fatto da pochi vandali, tutti i cittadini di Orta Nova non possono parlare e promuovere un dibattito sulla differenziata e sulla salvaguardia dell’ambiente. Ci sembra veramente una tesi ridicola, che ha in sé dell’assurdo e del pericoloso, perché vuole generalizzare le singole responsabilità di questi atti vandalici. Come se parlare di raccolta differenziata, di dialogo per promuovere una migliore gestione dei rifiuti solidi urbani andasse a incentivare gli atti vandalici.
Ci domandiamo anche quale impegno e quale sforzo ha assunto l’amministrazione in merito, se non sporadici articoli sui giornali, in quanto purtroppo questa amministrazione più volte ha chiuso, sigillato richieste, proposte, istanze presentate proprio sulla questione della raccolta differenziata. La negligenza, l’inoperosità, la volontà, dell’assessore all’ambiente Petrocelli, di non rispondere al nostro invito, riguardante la costituzione di un tavolo di concertazione, di un osservatorio di monitoraggio, rappresenta anch’esso un “atto vandalico”, perché non risponde alle genuine rivendicazioni, colme di speranza e passione, di chi vuole semplicemente raggiungere nel corso del tempo, un buona percentuale di raccolta differenziata, come prefissato per legge. Il non rispondere a domande di dialogo, di apertura, di confronto, provoca disaffezione, scarsa partecipazione, disinteressamento alla gestione della cosa pubblica da parte dei cittadini. Non crediamo che qualcuno cerchi questo, soprattutto in virtù del fatto che questa amministrazione è composta da molti giovani, che speriamo non vogliano già macchiarsi di un simile reato umano, civile, sociale, ossia “non dialogare”.
Denunciamo l’atto vandalico compiuto durante la notte di Natale, ma denunciamo anche l’altrettanto “atto vandalico” compiuto purtroppo dal consigliere comunale Aghilar, che con un perfido politichese, ha trovato e usato l’alibi di ciò che è accaduto, forse per colmare quel grosso deficit amministrativo in merito alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica su tematiche importantissime, quali la differenziata. Perché se ad Orta Nova, come sostiene il consigliere, non c’è una sana coscienza civile, ciò è dovuto anche dal fallimento delle amministrazioni, che hanno governato in questo paese, e il consigliere dovrebbe chiedersi, e rispondersi che governa con chi lo fa da circa 10 anni nel nostro paese. L’amministrazione che governa una città ha anche una funzione pedagogica, formativa che purtroppo oggi un esponente dimentica e sotterra negli infimi meandri della demagogia, del populismo e della ricerca di alibi e scusanti.
Speriamo che le cose cambino e che sia possibile sedersi attorno ad un tavolo e parlare di problematiche concrete che intersecano e avvolgono la vita di tutti noi, come appunto la questione della raccolta differenziata.
Ci domandiamo anche quale impegno e quale sforzo ha assunto l’amministrazione in merito, se non sporadici articoli sui giornali, in quanto purtroppo questa amministrazione più volte ha chiuso, sigillato richieste, proposte, istanze presentate proprio sulla questione della raccolta differenziata. La negligenza, l’inoperosità, la volontà, dell’assessore all’ambiente Petrocelli, di non rispondere al nostro invito, riguardante la costituzione di un tavolo di concertazione, di un osservatorio di monitoraggio, rappresenta anch’esso un “atto vandalico”, perché non risponde alle genuine rivendicazioni, colme di speranza e passione, di chi vuole semplicemente raggiungere nel corso del tempo, un buona percentuale di raccolta differenziata, come prefissato per legge. Il non rispondere a domande di dialogo, di apertura, di confronto, provoca disaffezione, scarsa partecipazione, disinteressamento alla gestione della cosa pubblica da parte dei cittadini. Non crediamo che qualcuno cerchi questo, soprattutto in virtù del fatto che questa amministrazione è composta da molti giovani, che speriamo non vogliano già macchiarsi di un simile reato umano, civile, sociale, ossia “non dialogare”.
Denunciamo l’atto vandalico compiuto durante la notte di Natale, ma denunciamo anche l’altrettanto “atto vandalico” compiuto purtroppo dal consigliere comunale Aghilar, che con un perfido politichese, ha trovato e usato l’alibi di ciò che è accaduto, forse per colmare quel grosso deficit amministrativo in merito alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica su tematiche importantissime, quali la differenziata. Perché se ad Orta Nova, come sostiene il consigliere, non c’è una sana coscienza civile, ciò è dovuto anche dal fallimento delle amministrazioni, che hanno governato in questo paese, e il consigliere dovrebbe chiedersi, e rispondersi che governa con chi lo fa da circa 10 anni nel nostro paese. L’amministrazione che governa una città ha anche una funzione pedagogica, formativa che purtroppo oggi un esponente dimentica e sotterra negli infimi meandri della demagogia, del populismo e della ricerca di alibi e scusanti.
Speriamo che le cose cambino e che sia possibile sedersi attorno ad un tavolo e parlare di problematiche concrete che intersecano e avvolgono la vita di tutti noi, come appunto la questione della raccolta differenziata.