martedì 26 maggio 2009

LA GIUNTA PUGLIESE RICORDA ESTER ADA, MIGRANTE E CITTADINA DEL MONDO











Stamattina la Giunta Pugliese in seduta straordinaria, alla presenza di Don Luigi Ciotti, dell’Associazione Libera, di Laura Boldrini, portavoce italiana dell’Alto Commissionato ONU per i Rifugiati, e di Austin Ada, fratello di Ester, ha votato all’unanimità la delibera che dedica la sala del governo regionale pugliese a Ester Ada, la ragazza di 17 anni che ha perso la vita sul Pinar, mentre di vita ne aveva un’altra in grembo, perché i soccorsi tardavano ad arrivare e il governo italiano era impegnato nella macabra danza del rimpallo delle responsabilità con Malta, dimenticando i diritti umani.
Lo avevo annunciato nei giorni scorsi e stamattina finalmente Ester la abbiamo adottata in Puglia. Avremmo voluto adottarla da viva, certamente, come abbiamo fatto molte e molte volte in questa terra. Non avendone la possibilità, abbiamo deciso di adottarla ora perché avvertiamo un senso di responsabilità e vogliamo dare un segnale importante a chi non vuole custodire la vita dei suoi fratelli. Un segnale importante in un mondo in cui prevale la logica di Caino; un mondo in cui l’essere vivente è oggetto di sacralizzazione retorica prima di essere abbandonato.
Ringrazio a nome di tutta la Puglia Don Luigi Ciotti, Laura Boldrini e tutti i volontari delle associazioni che si preoccupano di costruire e di tenere vivi i valori dell’accoglienza, del rispetto dei Diritti dell’Uomo, della vita.
Vi affido qui alcune riflessioni di Don Luigi Ciotti e di Laura Boldrini.Mi hanno commosso le parole di don Ciotti, nel suo ringraziare la giunta pugliese. Ricordando Ester, don Ciotti ha spiegato che in ebraico Ester significa nascosta, perché pura, perché conserva qualcosa di divino. La nostra Ester, invece, è stata costretta a nascondersi per scappare ed ha avuto una tragica fine, mentre arrivava in Italia per chiedere asilo politico. Sua madre infatti è stata uccisa in Nigeria perché impegnata in politica per i diritti dei cittadini. Don Ciotti ha poi chiesto un atto di coraggio alla politica, “smettere di inseguire il consenso a tutti i costi e imboccare la strada della giustizia sociale.”
Laura Boldrini ha usato parole forti, decise e sofferte. Ha spiegato come sia in atto una nuova guerra, senza missili, che inghiotte vite e vite umane nel nostro mare Mediterraneo. Più di 3.000 fino a oggi. Ha smentito Maroni e il governo italiano, secondo cui solo 1 su 100 dei migranti che giungono per mare chiedono asilo politico. Non è vero: il 70% dei richiedenti asilo arrivano per mare. Anche Laura Boldrini ha voluto ringraziare la Puglia ricordando l’impegno della nostra terra quando dieci anni fa’ abbiamo accolto 30.000 rifugiati che fuggivano dalle guerre nei balcani. Secondo la Boldrini, non è un caso che questi segnali di accoglienza arrivino dalla Puglia, dieci anni fa’ come oggi.
Un’ultima riflessione la dedico ad Austin Ada, il fratello di Ester, e ai suoi occhi tristi e pieni di speranza quando ha letto sulla targa di intestazione il nome di sua sorella, nostra sorella.Ester Ada, migrante e cittadina del mondo.

lunedì 18 maggio 2009

BIOMASSE: PROGRESSO SOSTENIBILE?????


Cari amici, domani martedì 19 maggio, alle ore 18:00 presso la palestra del campo comunale di Carapelle, ci sarà un forum pubblico relativo alla possibilità di costruire una centrale a biomasse, proprio nel territorio di Carapelle.

Pertanto noi riproponiamo quanto scritto in precedenza in merito a tale questione(biomassa a Ascoli satriano), che ribadiremo domani.


Cari amici, l'idea di trattare di tale argomento, che potrebbe sembrare lontano da noi, ma non lo è, rappresenta la nostra volontà di proporre un'alternativa di blog, che sappia ricevere e approfondire le idee, i contributi che provengono dai suoi lettori. Così i lettori oltre che fruitori del programma, divengono veri e propri produttori di idee, concetti, riflessioni.
Per questo abbiamo deciso di parlare di biomasse.
Andiamo al sodo: ad Ascoli Satriano una ditta ha presentato il progetto di costruire una centrale di biomasse, il quale prevede la produzione di energia elettrica bruciando paglia. Si tratta di energia rinnovabile, ma non è tutto limpido e cristallino come sembra. Infatti il documento di Legambiente: "Sostenibilità della produzione di energia da biomasse" (scaricabile da internet), avanza delle perplessità circa l'utilizzo e lo sviluppo di ciò:
a) alla combustione delle biomasse sono comunque associate non irrivelanti emissioni di inquinanti, soprattutto polveri e ossidi di azoto;
b) secondo un documento redatto dall'ONU e dalla FAO il rischio di un incontrollata e globalizzata corsa alle biomasse evidenzia il rischio della sola ricerca del massimo profitto e quindi lo sfruttamento di terreni già fertili, anzichè promuovere la ripiantumazione in zone marginali da sottrarre alla desertificazione;
c) la corsa alla biomassa energetica provoca anche tensioni sui mercati delle risorse agricole alimentari di base (mais, riso, canne da zucchero, sono salite di prezzo);
d) le biomasse in Italia non potranno che avere un ruolo marginale, data la loro effettiva produttività per km2 e la densità di popolazione e di insediamenti antropici di ogni genere.
Tra le tante filiere quella più accettabile è la filiera delle biomasse forestali, naturalmente se ci si limita a sfruttare il legname derivante dalla cura annuale di un bosco in crescita.
Il documento si conclude con un invito alla "cattura più efficiente di energia solare", bisogna incentivare l'utilizzo del fotovoltaico.
Per concludere la centrale a biomasse di Ascoli sembra aver raggiunto l'ok degli agricoltori e dell'assessore provinciale all'ambiente Pecorella, che ha posto dei limiti alle troppe richieste.

giovedì 14 maggio 2009

I DIARI DELLA MOTOCICLETTA





Circolo "E. Berlinguer"... sabato 16 Maggio...ore 19:15 via De Maio n°16....






Il diario di Ernesto Che Guevara-da lui stesso rielaborato in forma narrativa grazie agli appunti di viaggio-è il resoconto dettagliato di migliaia di chilometri,dall'Argentina al Venezuela,del viaggio in moto compiuto con il suo amico e compagno di studi Alberto Granado.Avventure ed emozioni inframmezzate da infinite riflessioni sui mille aspetti dell'America,la miseria degli indios,l'emozione di vedere l'oceano...e dai suoi ventitrè anni,con la voglia di organizzare uno scherzo,innamorarsi e corteggiare le ragazze,mentre la moto perde pezzi per strada,provocando cadute tragicomiche. Introduce e chiude,il padre del Che,Ernesto Guevara Lynch,un relatore d'eccezione:le umanissime considerazioni di un genitore che assiste alla partenza del figlio,il 29 dicembre 1951, e la gioia nel riabbracciarlo al ritorno,il 26 luglio 1952.


martedì 12 maggio 2009

DISSIPARE L'OMBRA DI CAINO!!!!!!!




Alessandro Bottoni, il candidato indipendente nelle liste di Sinistra e Libertà, ha lanciato il primo net strike di questa campagna elettorale!


Mercoledì 13 maggio dalle 15 alle 16, in occasione del voto sul pacchetto sicurezza.
Decreto che, se approvato, avrà pesanti implicazione ha anche sulla libertà della rete. L'obiettivo è inviare tante e-mail all'indirizzo

portavoceministro@interno.it
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo e scrivere il proprio rifiuto di quelle norme, scrivere il proprio sdegno per la morte di Mabruka Mimuni, la donna morta suicida al Cie di Ponte Galeria, in attesa di un permesso di soggiorno che le era stato rifiutato.

venerdì 8 maggio 2009

I NOSTRI CENTO PASSI















In occasione dell'anniversario della morte di Peppino Impastato, il circolo "E. Berlinguer" organizza la visione del film "cento passi".

SABATO 9 MAGGIO 2009 alle ore 19:00 presso la sede del circolo in via De Maio n°16
Non mancate!!!!!!!!

La cittadinanza è invitata a partecipare...............................................

giovedì 7 maggio 2009

LIBERI DALLA DROGA!!!!!!!


Ho pensato molto prima di scrivere questo articolo, e devo confessare che i dubbi nascevano dalla pericolosità dell’argomento trattato e dal fatto che, corro il rischio di classificare, ghettizzare intellettualmente, una parte dei miei coetanei, cosa che non voglio assolutamente fare.
La finitezza dell’uomo in quanto creatura comporta il fatto che, l’uomo può sbagliare, siamo soggetti all’errore, errare è umano, così già sentenziavano gli antichi romani. Certamente esiste una gerarchia di errori, dipendente dalla propria eticità, dall’ethos di una cultura, ma tutti compiamo errori nella vita, siano essi gravi o meno gravi.
Scusatemi l’apparente ovvietà, ma il più delle volte molte ovvietà rappresentano “verità complesse”, alle quali è estremamente difficile dare delle risposte, soprattutto dove una risposta merita la netta distinzione tra l’errore e l’errante, tra la Persona e il gesto compiuto dalla stessa. La condanna del gesto è doverosa, legittima, ma essa non deve travalicare l’intrinseco rispetto della dignità e della sacralità di ogni vita umana, specie di quelle che sbagliano. Lo stesso Sant’Agostino nelle “Confessioni” mostra il complesso itinerario della formazione dell’anima cristiana, rendendosi consapevole della propria fragilità umana, “non potest non peccari” (non posso non peccare) diceva.
Ebbene bisogna denunciare il problema, grave e molto preoccupante, che attornia Orta Nova, che la spolpa dalle sue ricchezze, dalle sue aurore, dal suo futuro, e riguarda l’uso e il consumo di droga. Adesso non m’importa distinguere tra droghe leggere e droghe pesanti, anche se lo ritengo sia opportuno, per non compiere squallide e perverse omologazioni. Mentre m’importa parlare, discutere, di un problema che attanaglia, rinchiude nelle infime gabbie della tossicodipendenza molti giovani e molte persone del nostro paese. Dobbiamo parlarne, dobbiamo discuterne, senza avere la presunzione di saperne più dell’altro e senza rinchiudere, nelle tetre e orribili stanze dell’indifferenza, chi non ci appartiene, come se vivessimo in una società regolata e basata sul lignaggio. D’altronde “l’accidia”, dal greco akedia, a- kedos (sollecitudine, cura), quindi privo di cura, è uno dei sette vizi capitali e lo stesso Caino risponde alla domanda di Dio: “ Dov’è Abele, tuo fratello?”, dicendo: “Sono forse io il custode di mio fratello”. Penso che proprio da qui bisogna ri-partire, dal sentirsi custodi dell’altro, non per omologarlo, non per assoggettarlo, ma per salvaguardare l’intrinseca dignità della Persona.
Oggi il “mondo giovanile” ad Orta Nova è una realtà complessa, difficile da inquadrare, c’è un “vuoto esistenziale” , si percepisce una carenza di passioni, di aspettative, di speranze solidaristiche, mentre avanza imperterrita l’idea del successo a tutti i costi, della ricerca del piacere fine a sé stessa, dell’ascesa sociale per il Grande Fratello, la Fattoria e altre porcherie del genere. Naturalmente non tutti i giovani la pensano così, ma occorre un grande sforzo per “recuperare” tanti ragazzi ingabbiati nella sacralizzazione del “nulla” e immersi nel mondo oscuro della droga. Io non penso sia un caso che, l’uso di stupefacenti, soprattutto di cocaina, tra i giovani, comporti dal punto di vista psicologico torpore, lentezza, inaridimento della vita affettiva, impoverimento della volontà e degradazione morale. Forse ciò, rappresenta uno dei motivi della dis-affezione civica, sociale e politica dei miei coetanei, e a detta di molti psicologi e sociologici, la tossicomania raffigura un tentativo di risposta individualistica e anestetizzante adottata da singoli individui contro gli aspetti più disumani e insopportabili della vita che sono costretti a vivere. Si, perché non è bello vivere esclusivamente per il “sabato sera” , per “sballarsi”, prendere droga per divertirsi, vuol dire vivere senza gioire, vivere senza sperare, vivere senza futuro. Invece, dobbiamo trasmetterlo questo “senso del futuro” , dobbiamo socializzarlo, darlo a chi non l’ha scoperto, a chi pensa che la vita non vale niente o vale meno di una “sniffata”.
Anche per chi ci mangia dietro a questo squallido mercato di vite umane, vale la stessa e identica cosa, che senso ha rovinare la vita di tanti ragazzi? Veramente hanno più valore i soldi della vita, della gioia, del sorriso, del cuore di una persona? No, scusatemi, mi rifiuto di crederlo, forse qualcuno deve solo spianare la strada e così la coscienza civica dell’intero paese, la voglia di solidarietà e comunità, verrà fuori.
Ragazzi, come diceva don Tonino Bello “ non vendetevi a nessuno…resistete tenacemente alle lusinghe di chi pensa di manipolarvi il cervello comprandovi…”, non fatevi espropriare quell’intimo nucleo di libertà, dalla quale si misura la grandezza dell’essere uomo.
Coraggio ragazzi, ma soprattutto coraggio a noi tutti, perché ogni qual volta un ragazzo, una persona entra nel labirinto tortuoso e ostile della droga, noi perdiamo come società, perdiamo come comunità, perdiamo come civiltà. Ebbene non possiamo perdere, in questa partita non è importante partecipare, ma è importante impegnarsi e fare di tutto, perché ogni qual volta un ragazzo, una persona subisce uno “schiaffo”alla sua vita, alle sue speranze, dobbiamo pensare che quello “schiaffo” in realtà è stato dato a noi tutti; soprattutto quello “schiaffo” ci dice, ci provoca, ci scuote a impegnarci, a lavorare, per far sì che nessuno subisca più “schiaffi”.
Liberi dalla droga, liberi dall’idea di pensare che non c’è futuro in questa città, liberi dall’osceno determinismo secondo il quale non si può fare niente, cominciamo a sognare!!!!!!!