martedì 29 dicembre 2009

ASSALTO DEMOCRATICO


Devo essere sincero, non nascondermi dietro la teatrale maschera dell'ipocrisia perbenista: sono contento che il PD, intendo i suoi organismi dirigenziali, si siano presi una bella fischiata. Parlo di organismi dirigenziali perchè di questo si tratta, o forse si trattava, di decisioni prese dall'alto, incuranti del sentire popolare, e calate qui nel nostro contesto territoriale. Ho molto rispetto per il popolo del Pd, per i suoi militanti, i suoi iscritti, i suoi simpatizzanti, ma non posso tacere di fronte alla possibilità di creare una coalizione di centrosinistra con dentro l'UDC senza avere un degno rappresentante del popolo della sinistra alla giuda della stessa coalizione, una garanzia per la difesa dei beni comuni, per il no al nucleare, per le internalizzazione nel sistema sanitario, per la salvaguardia dell'ambiente ecc....

Spazio alle primarie, così democraticamente si sceglierà il candidato presidente del centrosinistra alla regione Puglia, perchè non abbiamo bisogno di veti, ma di partecipazione, democrazia e continuità.

venerdì 25 dicembre 2009

E' NATALE, RASSEGNATI ERODE!!!!!!


Riportiamo il messaggio di Natale di don Cozzi dell'associazione Libera...........Auguri a tutti voi!!!!


È difficile abdicare al potere, Erode. Ed è difficile accettare che ti possa essere tolto, soprattutto quando lo hai trasformato in un Sistema che ruota intorno a te e lo hai ridotto a una questione privata da discutere con pochi intimi nel segreto delle tue stanze. È perversa questa tua concezione del potere, perché mentre ti convince del fatto che tu sei indispensabile alla gente, nel frattempo c'è chi - fra quelle stesse persone - si convince che per ottenere ciò che gli spetta di diritto, debba chiederlo al tuo Palazzo come un favore, e che in definitiva, tutto passa fra le tue mani: il lavoro e la pensione, restare o andarsene, il presente e il futuro, la vita come la morte. Finché non accade però, che un giorno, qualcuno inizia a metterti in discussione, e a chiedersi se non ci sia per caso un'altra stella da seguire.Ecco, già solo quest'idea ti toglie il sonno; il fatto stesso che possa insinuarsi nel popolo un simile dubbio turba il Palazzo. Lo fa tremare. Poche sillabe usa Matteo nel suo vangelo per descrivere questa inquietudine: "all'udire queste parole il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme".Ti avrà assalito il panico quando ti hanno detto che qualcuno si era già messo in viaggio, che per alcuni quella speranza avrebbe preso corpo da un momento all'altro, e ti sarà mancata la terra sotto i piedi quando ti hanno comunicato le precise coordinate geografiche di quell'avvenimento: "Betlemme di Efrata". Un borgo di povera gente, quattro case, persone comuni; oggi la definiremmo "la periferia del sistema", la "base"."È la deriva anarchica che sta avanzando", avrai ripetuto quasi ossessivamente ai tuoi fedelissimi in riunioni convocate con fretta e in tutta segretezza. "È il trionfo di una sterile antipolitica", vi sarete detti incoraggiandovi l'un l'altro; "le solite piazze di un giustizialismo da quattro soldi. Anzi, occorre approfondire, bisogna indagare, perché di certo fra quelle quattro case si annida un interesse eversivo, e tutti quelli che lì si stanno recando sicuramente hanno in tasca la tessera di un enorme complotto". Sai, Erode, a queste logiche purtroppo ci siamo abituati. Anche oggi si pensano le stesse cose ogni volta che la gente si mette in cammino: e non importa se sono disperati per le tante fabbriche che si stanno chiudendo dal nord al sud; non importa se sono arrabbiati perché sono stati messi all'asta i beni dei mafiosi; e non importa neanche se sono indignati per le verità negate sui tanti misteri che hanno insanguinato questo nostro Paese. Nel tuo modo di concepire il potere, ogni cosa è la rappresentazione di un complotto o la celebrazione di un vuoto qualunquismo.Nulla di tutto ciò, Erode. Se ti affacciassi un attimo dalle finestre del tuo inaccessibile Palazzo, ti accorgeresti che tra quelle persone c'è il volto stanco e provato di Lina che non ce la fa più a vivere solo con la pensione, c'è il cuore colmo di tristezza di Mimmo costretto come tanti altri giovani del sud a lasciare il suo paesino per cercare fortuna altrove, c'è lo sguardo disorientato ma pieno di dignità di Loredana anche lei in cassintegrazione, ci sono gli occhi ancora pieni di lacrime di Olimpia, di Filomena, di Rossana, e dei familiari delle troppe vittime a cui ancora nessuno a restituito giustizia, ci sono i volti rassegnati di troppi che hanno perso la voglia di lottare e gli occhi spenti di tanti che non sanno più sognare. E se per un attimo mettessi la testa fuori dalle certezze del tuo Palazzo, Erode, ti accorgeresti che sono tutti spinti dal desiderio disperato di toccare con mano la Carne della Speranza che per troppo tempo gli è stata solo promessa nel vortice illusorio di troppe parole, e che hanno tutti la profonda nostalgia di una libertà non più barattabile con nessuna scodella di lenticchie. Questo cercano in quella stalla che per una notte si trasformerà in crocevia della speranza con la disperazione.Rassegnati, dunque, Erode: è semplicemente Natale. E tu non puoi farci niente.


don Marcello Cozzi

domenica 20 dicembre 2009

PER LA PUGLIA MIGLIORE E PER UN’ALTRA ORTA NOVA




La Puglia deve continuare il suo processo di cambiamento e Nichi Vendola rappresenta la migliore garanzia per una Puglia migliore. Pertanto riteniamo inammissibile dal punto di vista politico e democratico una defenestrazione del presidente Vendola dal panorama politico-elettorale del centro-sinistra pugliese, attraverso mere operazioni di potere provenienti dalle stanze chiuse delle sedi nazionali dei partiti, che nulla hanno a che fare con le esigenze concrete e materiali dei cittadini pugliesi. Non possiamo permettere che l’esperienza di buon governo della Regione Puglia venga cancellata con un colpo di casta. Speranzosi in una ri-composizione del centro sinistra pugliese allargato alle forze moderate che rifiutano l’antimeridionalismo della destra al governo dell’Italia, auspichiamo che il PD ritrovi la ‘retta via’ della democrazia, del sentire e percepire i sentimenti dei cittadini pugliesi, che vogliono Nichi Vendola candidato del centro sinistra alla presidenza della Regione Puglia. Sottoscriviamo in pieno l’appello Per Vendola presidente 2010 (http://www.pervendolapresidente201.net/) che vede come primo firmatario Franco Cassano e invitiamo tutti i cittadini a fare lo stesso. Che la politica si riappropri della passione civile, delle attese di speranza e cambiamento che hanno portato la nostra regione a raggiungere ottimi risultati politici.


In virtù di tale aspetto riteniamo sia opportuno evidenziare come anche il PD di Orta Nova sembra si sia chiuso nelle tetre stanze delle decisioni elitarie non aprendosi al dialogo ed al confronto con le altre forze politiche di opposizione operanti sul territorio, le quali vogliono costruire un percorso comune, un programma alternativo per il nostro territorio, falcidiato dall’immobilismo dell’attuale maggioranza.


La politica è affrontare insieme, nel rispetto delle reciproche differenze, i problemi che attanagliano il nostro paese e risolverli per il bene di tutti. Non possiamo permettere all’autoreferenzialità, all’idea di fare tutto da soli di ledere e cancellare la speranza di un’altra Orta Nova, diversa, accogliente, giusta e bella.


CIRCOLO “E. BERLINGUER” – www.rifondaortanova.blogspot.com

sabato 12 dicembre 2009

DIFENDI LA PUGLIA MIGLIORE.....VENDOLA PRESIDENTE


In Puglia si sta proiettando al contrario quel film che aveva condotto il centrosinistra a vincere a Bari e poi alla Regione, grazie alla miopia di un ceto politico che, fino a quando ha avuto il monopolio delle operazioni, ha saputo collezionare solo sconfitte. L’ostracismo a Nichi Vendola e la prospettiva ancora più catastrofica di contrapporgli Michele Emiliano rappresentano la fine di quel processo che è stato chiamato primavera pugliese, che aveva visto la massiccia mobilitazione di cittadini in favore di candidati individuati non dagli stati maggiori dei partiti, ma da processi di partecipazione democratica allargata. E’ in corso una vera e propria manovra dei palazzi romani contro l’opinione della maggioranza degli elettori del centrosinistra, ma anche contro l’esito del congresso regionale del Partito Democratico e la libera determinazione dei suoi organismi dirigenti.Siamo di fronte ad una vera e propria sospensione della democrazia,che viene giustificata in nome dell’allargamento della coalizione a forze politiche esterne al centrosinistra. Per poter vincere, si dice, si deve accantonare Vendola, un candidato che le elezioni le ha vinte davvero, e si inizia a logorarlo sostenendo che egli non vincerà.Noi chiediamo a tutti i cittadini pugliesi di reagire a questo tentativo,difendendo l’esperienza innovativa di governo di questi anni. Vendola può aver commesso degli errori, ma ha saputo sicuramente rappresentare la Puglia migliore, quella che vuole governare la regione facendo prevalere l’interesse pubblico e non le cordate degli affari e le loro oscure connessioni con la politica. Chiunque si è in questi anni affacciato fuori della nostra regione e del nostro paese ha avuto modo di vedere come, grazie a Vendola, la Puglia abbia guadagnato rispetto ed attenzione in una misura mai raggiunta prima, in radicale controtendenza rispetto a quell’immagine del sud che lo riduce a camorra, clientele, rifiuti e dissesto geologico.Il nostro appello è rivolto a tutti i cittadini pugliesi,ai giovani che sono fuori dei giochi di potere e vogliono che la Puglia sia governata bene e pensando al futuro, a quelli che vogliono sottrarla al peso soffocante delle lobbies, che chiedono che l’ambiente e le risorse del nostro territorio vengano tutelate rigorosamente, e che vogliono che la politica la decidano i cittadini e non gli accordi di palazzo, che in presenza di più candidati si passi attraverso il vaglio delle primarie, proprio come è successo per Vendola cinque anni fa.Forse siamo ancora in tempo per bloccare queste manovre.Sarebbe colpevole se, in un momento così grave e delicato, rinunciassimo a far sentire la nostra voce. La Puglia non ha bisogno di alchimie politiche, ma di chi la governi nell’interesse di tutti i cittadini. Per queste ragioni l’esperienza di governo di questi anni deve continuare,per queste ragioni l’unico candidato del centrosinistra è Nichi Vendola.

I firmatari:

Franco Cassano

Gianfranco Viesti

Vito Amoruso

Franco Chiarello

Anna Lucia Denitto

Mario Desiati

Francesco Fistetti

Nicola Lagioia

Alessandro Leogrande

Nicola Martinelli

Saverio Russo

Biagio Salvemini


sabato 5 dicembre 2009

NO B.DAY


ILTESTO DELL’APPELLO

A noi non interessa cosa accade se si dimette Berlusconi e riteniamo che il finto “Fair Play” di alcuni settori dell’opposizione, costituisca un atto di omissione di soccorso alla nostra democrazia del quale risponderanno, eventualmente, davanti agli elettori. Quello che sappiamo è che Berlusconi costituisce una gravissima anomalia nel quadro delle democrazie occidentali -come ribadito in questi giorni dalla stampa estera che definisce la nostra “una dittatura”- e che lì non dovrebbe starci, anzi lì non sarebbe nemmeno dovuto arrivarci: cosa che peraltro sa benissimo anche lui e infatti forza leggi e Costituzione come nel caso dell’ex Lodo Alfano e si appresta a compiere una ulteriore stretta autoritaria come dimostrano i suoi ultimi proclami di Benevento.
Non possiamo più rimanere inerti di fronte alle iniziative di un uomo che tiene il Paese in ostaggio da oltre15 anni e la cui concezione proprietaria dello Stato lo rende ostile verso ogni forma di libera espressione come testimoniano gli attacchi selvaggi alla stampa libera, alla satira, alla Rete degli ultimi mesi. Non possiamo più rimanere inerti di fronte alla spregiudicatezza di un uomo su cui gravano le pesanti ombre di un recente passato legato alla ferocia mafiosa, dei suoi rapporti con mafiosi del calibro di Vittorio Mangano o di condannati per concorso esterno in associazione mafiosa come Marcello Dell’Utri.
Deve dimettersi e difendersi, come ogni cittadino, davanti ai Tribunali della Repubblica per le accuse che gli vengono rivolte.
Per aderire alla manifestazione, comunicare o proporre iniziative locali e nazionali di sostegno o contattare il comitato potete scrivere all’indirizzo e-mail:mailto:noberlusconiday@hotmail.it