giovedì 31 marzo 2011

SOLIDARIETA' E VICINANZA A MICHELE

Non possiamo che dimostrare tutta la nostra solidarietà e la nostra vicinanza al giornalista e amico Michele Iula per l'increscioso episodio accadutogli.
Non ci sono alibi. Trattasi di un episodio da condannare con fermezza.
Circolo "E. Berlinguer" SeL Orta Nova

martedì 29 marzo 2011

100 PASSI ED ALTRI ANCORA...


Giovedì 31 marzo presso il cinema Cicolella sarà presente Giovanni Impastato il fratello di Peppino Impastato per parlare di legalità...

sabato 26 marzo 2011

LETTERA.....2

Tutto sembra volgersi verso un desolante quadro politico: tutte le attuali forze in campo sono state letteralemente 'colonizzate' dai soliti volti della politica nostrana che hanno contaminato l'idea e la pratica stessa della politica, divenuta luogo di contesa tra diversi e loschi interessi, che hanno frantumato il tessuto sociale, economico, culturale e politico del nostro paese. Se questa situazione esce dalle segrete stanze delle segreterie,dei pseudo-circoli e dei pseudo-comitati, rischiarando l'ambiguo stato delle cose, allora si configura una situazione stagnante e inconciliabile con il cambiamento, professato da tutti ma mai attuato.
A questa situazione obsoleta e offensiva nei confronti del paese che investe tutti gli attuali candidati sindaci, serve una svolta coraggiosa, capace di seminare, innaffiare, solarizzare una situazione politica francamente irrispettosa nei confronti di tutte quelle persone che vogliono, auspicano e desiderano il cambiamento. Seppur rappresentano la minoranza della popolazione (anche se io credo che ci sia una maggioranza silenziosaalla quale va presentata una Speranza), è a loro che bisogna rivolgersi per non farli sentire il peso insopportabile della disillusione, dello sconforto, del dis-impegno. Coinvolgere loro per rappresentare una Buona Nuova Notizia da portare nelle case di tutti e offrire a tutti la possibilità concreta di poter votare liste oneste, integre, che non si sono fatte prendere dalla logica luciferina del vincere a tutti costi, inglobando tutto ciò che c'è sul mercato. Questa è la mercantilizzazione della politica, la sua merceficazione, la sua riduzione a pura merce di scambio, io dò un posto a te e tu mi porti i voti e viceversa.
Penso che sia ora di gridare basta contro questo scempio, ma non serve solamente scriverlo e/o dirlo, adesso è giunto il momento di praticarlo, di giocare al rialzo del concetto di Dignità della Politica, che deve essere stravolta nelle sue pratiche, nella sua gestione, nelle sue modalità.
Fare politica alla luce del sole, senza sotter-fuggi, senza accordini separati che denigrano e offendono chi partecipa attivamente, senza metodi para-mafiosi di acquisizione dei voti e/o attività volte a far rinunciare candidature ad altre persone.
Questa è la vergogna di un paese che non ci rappresenta, perchè crediamo fermamente che la nostra Orta Nova sia composta da tanta altra gente onesta, capace di costruire e gestire circuiti di autentico cambiamento.
Il coraggio è forse l'unica arma che possediamo, un coraggio che ci porta ad essere oggetti di diffamazioni, offese, denigrazioni e forse 'rastrellamenti politici' da parte di chi ancora non ha deciso da che parte stare o forse ha già scelto la parte sbagliata. Già, perchè non è possibile un cambiamento mitigato, sterilizzato, deturpato, il cambiamento è tale quando lancia il proprio sguardo verso il futuro, non si amalgama allo stato delle cose presenti, ma attraverso la lettura dello status quo offre una via d'uscita dal 'pantano' nel quale siamo immersi.
Non importa a quanto sei quotato, le quotazioni dei sondaggi, i voti potenziali, conta come ti presenti, chi sei, cosa vuoi fare e quanto amore hai per questa terra. Allora sulla base di proposte, da costruire insieme, annunci un'Orta Nova migliore, dai voce al coraggio di VINCERE PER QUELLI CHE NORMALMENTE PERDONO.

Gianluca Di Giovine

lunedì 21 marzo 2011

LETTERA...

Ad Orta Nova constatiamo con enorme rammarico la pervasività di tutti coloro che hanno mercificato, mercantilizzato il nostro paese, hanno scambiato l'interesse comunitario con i loro interessi, iniettando nel sub-strato delle nostre coscienze sconforto, rassegnazione, commiserazione. Il territorio non gravida di speranze, e quando parlo di speranze, parlo di gente che deve essere pronta anche al martirio politico, ossia parlo del coraggio di prendere le distanze dalla 'normalità' politica ortese. Molti mi obietteranno che per fare politica ci vogliono i voti, per contare devi portare i voti, per vincere devono votarti, ed io rispondo con molta umiltà sostenendo che tutto ciò è vero e sacrosanto, ma al contempo non possiamo dimenticarci da dove veniamo, chi siamo e dove andiamo; molti giovani (tra cui noi) abbiamo bisogno di esempi limpidi, chiari, retti, coraggiosi, perchè c'è da seminare nuove pratiche politiche, c'è da far capire che il voto è un esercizio di democrazia, di sovranità, c'è da cancellare a colpi di buona politica la logica che ha infangato il nostro territorio: i diritti delle persone fatti passare come favore.

Riappropriaci del territorio inteso come comunità che avanza e richeide diritti, rappresentanza e crescita comporta audacia, si audacia....incuranti delle conseguenze, perchè vale la pena configurarsi come esempi concreti di coerenza. Serve questo al paese, anche se sembra un ragionamento poco pragmatico, o forse la vera pragmaticità è proprio questa per Orta Nova, da troppo tempo invasa e satura di cattivi esempi.

Il momento storico di Orta Nova richiede questo, semplicità, coerenza, coraggio e non m'importa di non essere capito dalla maggioranza del paese, perchè il nostro compito deve essere quello di lanciare il nostro aquilone....molti non riescono a vedere in alto, non riescono a pensare un'Orta Nova migliore perchè tutto sembra schiacciato da queste logiche impietose.

Orta Nova è attualmente un paese che richiede un intervento straordinario, richiede donne e uomini che si fermino un attimo, ascoltino il grido silenzioso di chi soffre, ragionino su una scelta programmatica seria e fattibile e annuncino questo messaggio. Io credo che una futura e nuova classe dirigente abbia il dovere morale di provarci, di resitere alle lusinghe dei voti in più, anche se costasse molto, non si può abdicare alla Speranza di trasmettere e contagiare tra le persone perbene il Cambiamento.

Forse è utopismo questo? Io alcuni anni fa non pensavo minimamente di arrivare a questo momento, così tanti altri ragazzi, prima era utopia adesso no.........

Bisogna Vincere, ma vincere con la coerenza, con l'onestà, con la cultura, con la capacità di intercettare i sentimenti buoni della popolazione, con la saggezza e la giovialità che persone mature e giovani possono rappresentare...ma soprattutto VINCERE PER QUELLI CHE NORMALMENTE PERDONO...per questo non è importante conquistare solo una poltrona è importante Cambiare.

Gianluca Di Giovine

domenica 20 marzo 2011

DON CIOTTI. 150 ANNI DI MAFIE...150 ANNI PER BATTERLE!


"Sono tutti morti per la democrazia del nostro Paese, abbiamo tutti la responsabilità della memoria. I 150 anni dell’Unità d’Italia sono 150 anni di presenze criminali nel nostro territorio, ma anche 150 anni di uomini e donne che lottano contro le mafie. Non possiamo limitarci a celebrare l’unità,ma dobbiamo viverla e tradurla nel “noi” che valorizzi risorse,culture e saperi di ogni città e di ogni regione. Sono le diseguaglianze a creare divisione, su quelle si ingrassano mafie,corruzione,ingiustizia”.

Don Luigi Ciotti

giovedì 17 marzo 2011

mercoledì 16 marzo 2011

NO AL NUCLEARE: SIT-IN DI SEL DAVANTI A MONTECITORIO

Bisogna ricordare che proprio in questi giorni il Governo sta schiacciando gli investimenti sulle rinnovabili per obbligarci all'opzione nucleare.