lunedì 27 febbraio 2012

L'ORTA NOVA CHE VORREI ADERISCE ALLO SCIOPERO DEGLI STRANIERI DEL 1°MARZO

A questo movimento aderiscono persone di ogni provenienza, genere, fede, educazione e
orientamento politico, immigrati, discendenti di immigrati e autoctoni: stranieri a volte anche dal punto
di vista anagrafico, ma soprattutto per il senso di estraneità rispetto al razzismo, all'intolleranza e alla
chiusura che caratterizzano il presente italiano.
Siamo accomunati dalla volontà di contrastare questo stato di cose, consapevoli dell'importanza
dell'immigrazione (non solo dal punto di vista economico) e indignati per le campagne denigratorie e
xenofobe che, in questi ultimi anni, hanno portato all'approvazione di leggi e ordinanze discriminatorie
e lontane dal dettato e dallo spirito della nostra Costituzione.
Noi condanniamo e rifiutiamo gli stereotipi e i linguaggi discriminatori, il razzismo di ogni tipo e, in
particolare, quello istituzionale, l'utilizzo stumentale del richiamo alle radici culturali e della religione
per giustificare politiche, locali e nazionali, di rifiuto ed esclusione.
Ricordiamo che il diritto a emigrare è riconosciuto dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo
e che la storia umana è storia di migrazioni: senza di esse non ci sarebbe stato alcun processo di
civilizzazione e costruzione delle culture. La violazione di questo e di altri diritti fondamentali
danneggia e offende la società nel suo complesso e non solo le singole persone colpite.
Vedere negli immigrati una massa informe di parassiti e opportunisti o un bacino inesauribile di forza
lavoro a buon mercato rappresentano impostazioni ugualmente immorali, irrazionali e
controproducenti. Gli immigrati sono persone che lavorano duramente e svolgono funzioni essenziali
per la tenuta di una società complessa e articolata come la nostra, singolarmente portatrici di
proposte, idee, forza emotiva, linguaggi, interessi e parte integrante dell'Italia di oggi.
La loro fatica quotidiana deve essere riconosciuta e apprezzata. La contrapposizione tra «noi» e
«loro» deve finalmente cadere nella consapevolezza che oggi siamo «insieme», impegnati a mandare
avanti questo Paese e a costruire un futuro migliore.
Chiediamo che finisca, qui e ora, la politica dei due pesi e delle due misure, nelle leggi e
nell'agire delle persone.
Per questo abbiamo dato vita a Primo Marzo 2010, Sciopero degli Stranieri: un collettivo che nasce
già meticcio ed è orgoglioso di riunire al proprio interno italiani, stranieri, G2 (seconde generazioni) e
di essere aperto a chiunque ne voglia fare parte.
Il nostro primo obiettivo è organizzare per il Primo marzo 2010, in coincidenza con la francese
Journée sans immigrés : 24h sans nous (alla quale ci ispiriamo e siamo collegati), una grande
manifestazione di protesta dal respiro europeo. Vogliamo stimolare una riflessione seria su cosa
davvero potrebbe accadere se i quattro milioni e mezzo di immigrati che vivono e lavorano in Italia
(nelle campagne, nell'edilizia, nei servizi alla persona e in molti altri settori strategici) decidessero di
incrociare le braccia o di andare via.
Quel giorno faremo sentire la nostra voce in tanti modi diversi: con l’astensione dal lavoro e/o con lo
sciopero degli acquisti, con l'esibizione di un contrassegno comune e/o con la presenza in piazza.
Siamo organizzati in comitati cittadini e ciascun comitato sceglierà di orientare autonomamente la
protesta nelle forme e nei modi più adatti alla singola realtà territoriale.
Primo Marzo 2010 Sciopero degli Stranieri si collega idealmente a iniziative simili che lo hanno
preceduto e hanno avuto luogo in Italia (20 settembre 1989, Villa Litterno, sciopero degli immigrati
contro il caporalato e la camorra, dopo l'assassinio razzista di Jerry Essan Masio; 16 maggio 2002,
Vicenza, sciopero degli immigrati contro la legge Bossi-Fini) e all'estero (1 maggio 2006, milioni di
immigrati, soprattutto ispanici, si fermarono negli Stati Uniti per protestare contro il reato di
clandestinità e le politiche di esclusione).

sabato 25 febbraio 2012

NO F35


Oggi giornata nazionale contro l'acquisto vergognoso dei novanta F35 Joint-Strike Fighter

lunedì 20 febbraio 2012

VEDO NERO!!!!!!!


Solidarietà ai lavoratori dei servizi cimiteriali di Orta Nova.
L’inchiesta giornalistica, apparsa sull’attacco il 16 febbraio 2012 (Michele Iula), ha evidenziato la condizione dei lavoratori del servizio cimiteriale di Orta Nova, non assunti dall’attuale cooperativa sociale Turismo e Servizi di Rionero in Vulture. Alla cooperativa sociale è stata affidata la gestione dei servizi cimiteriali, sia per il mese di gennaio che di febbraio: riteniamo scandaloso e una lesione alla dignità delle persone, mantenere in nero dei lavoratori, per di più con il silenzio dell’amministrazione comunale. Perché di questo si tratta: l’attuale amministrazione ha affidato per due mesi consecutivi la gestione dei servizi cimiteriali ad una cooperativa che rispondeva a dei criteri economici, ma che non ha assunto i lavoratori, facendo loro prestare servizio in nero. Chiediamo l’intervento dei sindacati, che non possono rimanere in silenzio di fronte a situazioni di presunto lavoro nero. Tuttavia non possiamo non ricordare ciò che è stato fatto in materia dalla precedente amministrazione guidata da Moscarella, nella quale gli stessi servizi ed altri sono stati concessi alla cooperativa San Francesco di Cerignola, con una figura fantasma al palazzo ex gesuitico, per la quale sono state impegnate delle spese, mai finite alla figura del custode, e ripartite in altre presunte attività. In entrambi i casi viene a mancare la trasparenza amministrativa, le due amministrazioni, Moscarella e Calvio, sono accomunate dalla gestione poco trasparente delle cose pubbliche e dalla volontà di esternalizzare a privati servizi pubblici. Infatti, riteniamo contradditorio esternalizzare la gestione dei servizi pubblici quando si partecipa e vota, al referendum del 13 giugno 2011, per la pubblicizzazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Dietro Moscarella e Calvio vi sono due figure politiche, importanti nei loro rispettivi partiti (Pd = Pdl), l’assessore Elena Gentile (Pd) e Roberto Ruocco, che hanno sempre manipolato i loro figliocci politici, e quindi hanno un peso nelle scelte politiche locali e nelle gestioni amministrative. Moscarella e Calvio facce della stessa medaglia???!!!!!!!

lunedì 13 febbraio 2012

SENTENZA ETERNIT...

Alla lettura della sentenza del processo Eternit non poteva mancare Romana Blasotti Pavesi, presidente del Comitato familiari delle vittime. Mano nella mano con i suoi compaesani, la "pasionaria" ha reagito con compostezza alla condanna dei due manager dell'azienda. 0 commenti