giovedì 30 agosto 2012

Risposta dell'Assessore Attini.

giovedì 23 agosto 2012

NOI BOICOTTIAMO E TU?

Cento passi, cento passi ci sono da casa nostra. Vivi nella stessa strada, bevi nello stesso caffè alla fine ti sembrano come te...Peppino Impastato

Here's to you nicola and bart

L'Orta Nova che vorrei a Torremaggiore. L'associazione culturale "Sacco e Vanzetti" è sorta nel 2007 in memoria di Nicola Sacco nato nel III vico del Codacchio. Nicola Sacco (Torremaggiore, 22 aprile 1881 - Charlestown, 23 agosto 1927) e Bartolomeo Vanzetti (Villafalletto, 11 giugno 1888 - Charlestown 23 agosto 1927) furono due anarchici italiani. Entrambi furono arrestati e condannati ingiustamente sulla sedia elettrica durante gli anni Venti in America. Nel 1977 Michael Dukakis, governatore dello Stato del Mussachussets, riconobbe ufficialmente gli errori commessi durante il processo e restituì completamente la memoria di Sacco e Vanzetti. L'associazione "Sacco e Vanzetti" di Torremaggiore si oppone incondizionatamente all'utilizzo della pena capitale, ritenendola crudele, degradante e soprattutto inutile sotto il profilo educativo, in quanto interrompe bruscamente il processo riabilitativo del presunto colpevole. L'associazione è nata con l'intento di sensibilizzare gli uomini affinché la pena di morte sia bandita da tutti i Paesi del mondo e nessun uomo sia più vittima di stupidi pregiudizi razziali, culturali, politici, religiosi, economici e sociali. Questa sera dalle 19:30 appuntamento al Piazzale "Palma e Piacquadio" (pineta).

domenica 19 agosto 2012

PUZZA ILLEGALE???

Chi desidera l'interrogazione in formato pdf può richiederla al seguente indirizzo di posta elettronica: rifondaortanova@alice.it

venerdì 10 agosto 2012

L’ATTACCO DELLA BESTIA

Nel libro del profeta Daniele, nel capitolo 7 inerente le quattro bestie apparse in sogno a Daniele, emerge una bestia che è spaventosa, potente, terribile, di una forza straordinaria, che divora, stritola e calpesta tutto (Dn 7). Un tema apocalittico, che vuole svelare la bestialità del potere repressivo e violento. Il 18/7/2012 Vittorio Agnoletto è stato ospite del Link di Foggia, presso la villa comunale per parlare e raccontare ciò che è avvenuto a Genova durante il G8. Uno straordinario movimento altermondista, di resistenza al mondo globalizzato e diseguale, ha trovato come unica risposta alla propria volontà di cambiare il mondo, la repressione violenta e meschina, di un potere incapace di isolare i black block e capace, invece, di colpire il movimento nella sua interezza. Vittorio Agnoletto, autore del testo: “L’eclissi della democrazia” edito da Feltrinelli e scritto assieme a Lorenzo Guadagnucci, giornalista del Resto del Carlino, presente quella notte del 21 luglio nella scuola Diaz, denuncia con franchezza la carneficina avvenuta alla Diaz.
Agnoletto ritiene che al G8 a Genova i poteri forti, come le forze di polizia, i carabinieri e una precisa parte politica, hanno premeditato e organizzato l’ondata di repressione che ha colpito e represso il movimento Noglobal. La sentenza della Corte di Cassazione ha finalmente riconosciuto come colpevoli dell’irruzione nella scuola Diaz, i vertici della polizia rei della macelleria messicana perpetrata ai danni dei manifestanti. Sono stati processati tutti, tranne Gianni De Gennaro, uomo molto potente e capace di avere l’appoggio di tutti gli schieramenti politici (centro destra e centro sinistra). L’arma dei carabinieri, notoriamente vicina alla destra italiana, sottolinea Agnoletto, ha avuto coperture dai partiti di destra, tra questi spicca AN e Gianfranco Fini, presente a Genova in quei giorni presso la sala operatrice della Questura; mentre la polizia allora comandata da De Gennaro, molto apprezzata da destra e sinistra, ha beneficiato della copertura di tutti. L’esito del processo per i fatti avvenuti alla Diaz si è concluso con la sentenza della quinta sezione penale della Cassazione che condanna per falso in atto pubblico 25 poliziotti per l’irruzione alla Diaz, tra questi vi sono nomi illustri, che in questi anni dopo Genova hanno fatto carriera: Franco Gratteri (capo della direzione centrale anticrimine), Gilberto Caldarozzi (capo del servizio centrale operativo), Vincenzo Canterini (comandante del VII nucleo scelto, reparto mobile di Roma) il nucleo che ha fatto irruzione alla Diaz. L’irruzione violenta e la carneficina della Diaz è stata possibile facendo riferimento all’art.41 bis, che prevede irruzioni del genere al fine di trovare armi pericolosissime. Infatti è stata premura da parte della polizia stessa, portare le molotov all’interno della scuola, altrimenti non si poteva giustificare l’utilizzo del 41 bis. Il potere ha svelato la propria volontà: reprimere ogni istanza di cambiamento, di totale alternativa alla deriva liberista che ha contrassegnato questi anni.