2 Cor 5,17 “Tanto che,
se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco,
ne sono nate di nuove”.
Foggia, “Market” della
cocaina, arrestato boss Clan Gaeta.
Foggia – I Carabinieri della Compagnia di Foggia,
nel corso di uno specifico servizio predisposto per contrastare il traffico di
sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto Scuccimarra Michele, 50enne
originario di Orta Nova. I militari hanno agito ancora una volta sulla base
delle informazioni in loro possesso, che indicavano come l’uomo, che di fatto
non svolgeva alcuna attività lavorativa, si recasse di frequente in Abruzzo,
con cadenza di almeno due volte alla settimana. I Carabinieri, che hanno
verificato con vari appostamenti che l’arrestato, pregiudicato per reati in
materia di stupefacente, manteneva un tenore di vita molto elevato,
incompatibile con quanto svolto durante il giorno, hanno quindi deciso di
seguirlo durante uno di questi viaggi. Il pedinamento, durato per poco più di
un’ora, è terminato nell’abitato di S. Salvo, fraz. Marina, dove lo Scuccimarra
è stato bloccato all’uscita della propria auto, davanti ad un
condominio. Le manovre evasive adottate durante il pedinamento hanno convinto i
militari a perquisirlo prima che potesse uscire dall’auto, dove i Carabinieri
hanno rinvenuto un sacchetto con all’interno oltre 200 grammi di
sostanza stupefacente tipo cocaina. Per tale motivo veniva tratto in
arresto per detenzione, ai fini di spaccio, di sostanza stupefacente e, su
disposizione della Procura di Vasto, associato presso la casa
circondariale del luogo. A domanda precisa dei militari, che esplicitamente gli
hanno chiesto dove tenesse la droga, l’uomo, prima di trincerarsi dietro un
rigoroso silenzio, ha risposto con freddezza indicando il vano portaoggetti
dello sportello lato conducente della sua Lancia Delta, dove in effetti è stato
trovato il sacchetto con la cocaina. Nel 2007, Scuccimarra Michele era stato colpito da misura
cautelare in carcere nell’ambito dell’inchiesta “VELENO”, condotta dai
Carabinieri e coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Bari,
in quanto ritenuto al vertice del c.d. clan GAETA operante in Orta Nova
con il compito di gestire ingenti traffici di sostanze stupefacenti. Le
relative analisi di laboratorio hanno evidenziato che dalla cocaina sequestrata
sarebbero state ricavate oltre 850 dosi da immettere sul mercato, per un valore
di circa € 60.000,00 considerando che ogni dose viene venduta mediamente
a circa € 60/70. L’ipotesi su cui stanno lavorando gli investigatori è che lo
Scuccimarra trasportasse la sostanza fino a San salvo per immetterla sul mercato
abruzzese, forse tramite qualche pusher locale.
Fonte: Stato Quotidiano