Il "Prestito della Speranza", promosso dalla Cei - Conferenza
Episcopale Italiana, è un fondo di garanzia per le famiglie. L'Ufficio
diocesano/Caritas diocesana è l'organismo gestore locale di tutte le attività
del prestito ed è istituito dal vescovo.
L'accesso al credito è possibile per quelle famiglie che, all'atto
della presentazione della domanda, versano in condizioni di vulnerabilità
economica e sociale.
Nel rilanciarlo, la Cei ha semplificato i
criteri di selezione, in modo da ampliare le possibilità di accesso (ora
possibile anche per disoccupazione da lungo tempo, lavori precari e irregolari,
famiglie anche senza figli, ecc.). Sono ammissibili alla garanzia del Fondo due
tipologie diverse di prestito:
1. Il "credito
sociale" alle famiglie, di importo non superiore a 6 mila euro.
2. Il prestito
all'attivazione di attività artigianale o imprenditoriale a singoli o a società
di persone o cooperative per un valore massimo di 25.000 euro
(microcredito all'impresa).
Il tasso annuo effettivo globale (Taeg) applicato ai finanziamenti
"credito sociale" non potrà essere superiore al 4,00 per cento; il
tasso del microcredito all'impresa sarà equivalente al Taeg
medio della categoria pubblicato da Bankitalia scontato del min. 30%
Il
piano di rimborso, per ciascun finanziamento deliberato, decorrerà trascorsi 12
mesi dalla delibera e con durata non superiore ai 5 anni. Il Fondo risponde per
il 75% del singolo finanziamento sui crediti sociali, e al 50% sui microcrediti
all’impresa. L'ufficio diocesano verifica la presenza del requisito soggettivo
e procede ad una valutazione-approvazione del merito personale e sociale del
richiedente, ed entro 15 giorni lavorativi dal primo inserimento della pratica
trasferisce alla banca quelle ritenute idonee tramite l'applicativo informatico
messo a disposizione dal gestore.
La Banca riceve la richiesta di finanziamento
accompagnata dalla valutazione dell'Ufficio diocesano e non deve sindacare la
sussistenza del requisito soggettivo essendo il relativo accertamento riservato
in via esclusiva all'Ufficio pastorale proponente, ma a sua volta verifica il
merito creditizio e di solvibilità del richiedente; entro 15 giorni lavorativi
dalla presentazione della domanda alla banca, se ritenuta idonea, invia al
gestore la richiesta dell’attivazione della garanzia del Fondo.
Per info: diocesi di Ascoli-Cerignola
Rosario Desiderio - cell: 3385289310 - rosades@libero.it