mercoledì 23 giugno 2010

NICHI VENDOLA A POMIGLIANO D'ARCO























Conferenza Stampa di Nichi Vendola a Pomigliano d'Arco, al fianco dei lavoratori, contro il ricatto che il governo e la Fiat stanno portando avanti. Per vedere il video della conferenza andate su questo link:

http://vimeo.com/12618673

10 commenti:

Anonimo ha detto...

orta nova chiama vendola!
orta nova chiama vendola!
qui provincia di foggia!
qui provincia di foggia!
s.o.s mayday, mayday!

chi davvero non vuole gli inceneritori può appellarsi alla direttiva cee n.96/62/ce

dal blog di luca caporale:

Per approvare il nuovo impianto, con riferimento ai suoi possibili effetti sulla salute e sulla qualità dell’ambiente, sarebbe stato opportuno imporre questa condizione: con l’entrata in funzione dell’impianto a biomasse (e probabilmente anche a CDR), la qualità dell’aria e delle diverse matrici ambientali interessate alle sue emissioni deve migliorare o per lo meno restare uguale a quella pre-esistente. Questi prerequisiti fanno esplicito riferimento alla Direttiva 96/62/CE sulla gestione e qualità dell’aria ambiente dei paesi dell’Unione che, all’ Articolo 1 individua tra i suoi obiettivi quello di “mantenere la qualità dell’aria ambiente, laddove è buona, e migliorarla negli altri casi”.

Nel caso in esame, il miglioramento della qualità dell’aria nelle zone di potenziale impatto della centrale potrebbe essere possibile se, ad esempio, nel sito interessato le biomasse sostituissero un combustibile più inquinante, ad esempio olio pesante utilizzato in un impianto termoelettrico già esistente, oppure se l’impianto a biomasse sostituisse un impianto già esistente, meno efficiente dal punto di vista energetico. Un miglioramento sarebbe possibile qualora il recupero del calore prodotto dalla combustione delle biomasse possa permettere di spegnere numerose calderine per uso domestico, meglio se anch’esse a biomasse, o altri processi di combustione per uso industriale operanti in zona, con fattore di emissione superiori a quelle ottenibili con la combustione di biomasse.

Ma l’attuale situazione ambientale locale è lontana dagli esempi descritti: non ci sono vecchi ed inquinanti impianti ad olio combustibile da sostituire, non si parla affatto di sostituire antiche calderine e obsoleti sistemi di produzione di calore ad uso industriale della zona, cosa che permetterebbe di ridurre l’emissione di sostanze nocive.
E, nonostante le segnalazioni che ci vengono dalla letteratura scientifica spesso non si trova traccia, nelle autorizzazioni di centrali a biomasse, di limiti a specifici e pericolosi inquinanti certamente emessi dalla combustione delle biomasse quali benzene, formaldeide e butadiene.
Ritengo che l’elusione della direttiva precedentemente menzionata sia un valido motivo di contestazione giuridica da produrre in sede legale.

Peace ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Dal blog di luca caporale:


Ortese contento però sei proprio duro….quelle cose dette da Maiellaro sono contenute anche nella delibera della regione puglia per quanto riguarda le biomasse, dice proprio di porre attenzione alla qualità dell’aria in riferimento alla zona dove si vuole inserie l’impianto. Se non ci si muove è perchè i cavilli e le difficoltà giuridiche sono tante, ma tu non puoi conoscere queste cose, però ti comprendiamo sei strumentalizzato e le tue frustrazioni vengono amplificate da chi fa demagogia. Comunque sappi che stiamo insistendo, dall’interno, schierandoci apertamente contro l’inceneritore come lo è Sinistra Ecologia e Libertà, la Fabbrica di Nichi e lo stesso presidente con la giunta. Le porblematiche riguardano la procedura iniziata con la giunta Fitto, nel 2003 (infatti terra nostra è stata querelata per le inesattezze dette su alcuni punti), ma ciò non rappresenta un’alibi, d’altronde Lannes ne dice tante di cazzate, aveva accusato Gianluca Di Giovine di essere un corrotto (periodo discarica Ferrante), mamma mia come si fa. Noi ci teniamo e lottiamno per la nostra terra, il fatto stesso che dopo la lotta contro la discarica siamo stati gli unici a continuare a parlare di differenziata, a promuovere iniziative, ciclopedalate, distribuire materiale informativo, convegni con l’ex ass. Losappio la dice lunga. Mentre forse tu sei stato troppo impegnato a spargere veleni, concimi chimici, fertilizzati tra le nostre terre…senza sapere cosa provocano!!!!! E poi fai la battaglia per l’ambiente, ma di quale….forse per il giardinetto di casa tua, e la ristocc, mamma mia quanto è cancerogeno il grano bruciato, la plastica bruciata tra i campi, è diossina…oh…Comunque detto ciò noi continueremo a punzecchiare tutti anche la nostra giunta regionale, a trovare qualsiasi strada per eliminare l’inceneritore a Tressanti, non abbiamo paura……A breve avremo anche un incontro con l’assessore Nicastro, vorremmo contattare anche il comitato….magari andarci insieme…..
Saluti.

Anonimo ha detto...

Chiedo all'anonimo risponditore che dice di continuare a battersi contro l'inceneritore e a sostenere che punzecchia la nostra Giunta regionale se ha preso in considerazione che esiste una direttiva CEE n. 96/62/ce che obbliga chiunque voglia costruire un'impianto a biomasse/inceneritore a non peggiorare, se non migliorare, la qualità dell'aria/acqua/suolo (matrici ambientali) nelle zone interessate dal suo funzionamento.
E che la prevaricazione di questi pre-requisiti inficia l'intero impianto, indipendentemente da chi e come ha dato le autorizzazioni e/o ha fatto proseguire il suo iter amministrativo.
Cioè: prima si vieta di costruire ciò che non può (e non potrà mai) rispettare i parametri dettati dalla legge (d'altronde il principio della precauzione lo impone!) e poi si va a "beccare" chi ha sbagliato!
Suggerisco di leggere la normativa europea indicata prima di difendere...l'indifendibile!!

Anonimo ha detto...

Oh però sei duro, quell'impianto è stato accettato con un impianto legislativo diverso (giunta Fitto), mentre la delibera regionale che governa l'utilizzo delle biomasse è opera della giunta Vendola, che ha eliminato l'uso di inceneritori nel piano pubblico della gestione dei rifiuti. Ora già la legge regionale che regola le biomasse prevede che venga presa in considerazione la qualità dell'aria del sito, c'è scritto....delibera 14 luglio 2008 n.12....Mi dispiace ma siamo preparati e non vogliamo difendere l'indifendibile, anzi siamo sempre critici con tutti, specie con te perchè da perfetto avventurista pensi che tutto sia facile....saluti

Anonimo ha detto...

e bravo sfigatello

Anonimo ha detto...

..." Ora già la legge regionale che regola le biomasse prevede che venga presa in considerazione la qualità dell'aria del sito, c'è scritto....delibera 14 luglio 2008 n.12...." EMBE'?.....
allora perchè non viene presa in considerazione la qualità dell'aria?
o Vendola crede che nelle nostre zone si possa migliorare la qualità dell'aria con un'inceneritore?
AMICOFRIZ, le chiacchere stanno a zero! sempre.
meglio mettere la questione in chiaro: se l'inceneritore peggiora la qualità dell'aria, dell'acqua e della terra nella zona di interesse dell'impianto(e state pur certi che la peggiora!) il procedimento autorizzativo và bloccato. e lo deve fare chi ORA dirige la baracca! rimpallare le responsabilità non vi fa onore (oltre che rendervi ridicoli).
esistono le leggi che impongono determinati PRE-requisiti, esiste un regolamento regionale che ricalca le direttive CEE...ottimo e abbondante! basta applicare!
è chiaro? PRE...requisiti, che da noi vuol dire PRIMA!! prima di....fare, dire, baciare...bisogna verificare!
il nostro Vendola (successore di Fitto e di se stesso a governatore della Puglia) ha controllato com'è la qualità delle matrici ambientali della zona? non si è accorto che non ci sono vecchi impianti di produzione energetica da migliorare? non ha notato che la zona è a marcata vocazione agricola e che fabbriche che inquinano, grazie a Dio, non ce ne sono? cosa c'è da migliorare? ha bisogno di un traduttore simultaneo per decifrare che la raccolta differenziata ha bisogno del supporto di uno stabilimento di riciclo e di riutilizzo dei rifiuti e non di un'inceneritore?
lui vuole chiudere il "ciclo" dei rifiuti con l'autorizzazione ad incenerirli, io dico, invece, che il cerchio si chiude con il loro recupero ed il riutilizzo. e gli esempi da copiare, in ITALIA, ce ne sono!
...PRIMA...che sia troppo tardi!

salute

Gianluca Di Giovine ha detto...

Che il ciclo dei rifiuti si chiude con il lro riutilizzo, lo diciamo da molti anni, e le politiche regionali vanno in questo senso. Non si può negarlo, il caso delle biomasse promosso dall'anonimo riguarda la legge regionale che limita l'suo esasperato di biomasse, e quindi prevede studi e analisi della qualità dell'ambiente. Mentre per quanto riguarda la questione inceneritore autorizzato dalla giunta Fitto, lì è opportuno constatare la retroattività delle nuove norme, fino a quando è possibile, in senso giuridico, se si vince sui ricorsi o meno. Sui pre-requisiti sono d'accordo, ma non penso che la giunta regionale non abbia tenuto conto di ciò, ne ha eliminati 6, ne erano previsti 11. Pensiamo alla possibilità di costruire un altro impianto nella zona dell'Incoronata, che meno male si è rivelato una bufala. Comunque sono d'accordo sulla salvaguardia della vocazione agricola del nostro territorio, e sulla qualità dell'ambiente e dell'aria la capitanata ha dato tanto, in termini di inquinamento e purtroppo malattie, ciò rappresenta un dato incontrovertibile: l'inconcludenza della classe dirigente della capitanata, non esprimiamo politici, dirigenti di livello. C'è una forte crisi di rappresentanza, non si difende senza campanilismi, municipalismi, il proprio territorio e non lo si include in un'ampia digressione circa le politiche di sviluppo, di crescita e sostenibilità.
Per quanto ci riguarda ci stiamo muovendo per fare qualcosa, seppur è molto difficile, ma lo faremo. Adesso so che molti ci accuseranno in realtà di non far niente, ma in politica non bisogna mai essere schiavi del consenso, come qualcuno vuole farti diventare, ma essere sempre liberi, coscienze critiche che propongono ciò in cui credono.
Saluti fraterni

Anonimo ha detto...

caro Gianluca, vediamo quali sono questi 6 impianti che sono stati eliminati e perchè lo sono stati!!
poi mettiamo a confronto con questi quello che ci riguarda da vicino, l'inceneritore di B.go Tressanti (a bio-masse, cdr...sempre di impianto di incenerimento si tratta!), e cerchiamo di capire sul serio perchè questo di Marcegaglia ha avuto il via libera!
...lasciando perdere il "fritto di paranza", il solito compitino dettato che parla di competenze e responsabilità altrui.

un abbraccio (e mi scuso per l'anonimato)

salute

Anonimo ha detto...

però la gaffe di Vendola è preoccupante. nell'intervista pubblicata sul giornale on line italiaterranostra di Lannes lui parla della necessità di questi impianti per chiudere il ciclo dei rifiuti.
altro che recupero riutilizzo e riciclaggio dei rifiuti.
se non fosse Vendola sospetterei una collusione.
...a volte... a pensar male si fa peccato, ma spesso...ci si azzecca.