martedì 30 aprile 2013

Legalità e Lavoro

Sarà un primo maggio speciale quello ricordato domani dal Coordinamento Provinciale “Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie“: infatti alle ore 10.30, presso il laboratorio di legalità “Francesco Marcone“, gestito dalla cooperativa “Pietra di scarto“, sito in contrada Toro a Cerignola, i presidi Libera di Cerignola, San Severo e Lucera, Libera Puglia, la cooperativa Pietra di Scarto, Art Village di San Severo, Rete della Conoscenza e quanti altri lo vorranno cancelleranno con pennelli e vernici la scritta intimidatoria”A vinto la mafia, pezzo di merda” apparsa sul muro di ingresso della struttura, in risposta alla frase “Qui la mafia ha perso” che campeggia in alto all’immobile.
«Questo tipo di intimidazioni, per quanto ridicole e che non scalfiscono in nessun modo le nostre convinzioni, rappresentano una cultura e una visione del mondo che quotidianamente cerchiamo di combattere – dice Pietro Fragasso, presidente della cooperativa ed attivista dell’associazione Libera su corrieredelmezzogiorno.it – . Per questo, cancelleremo la scritta con una manifestazione collettiva, visto che i beni sottratti alle mafie sono beni che appartengono alla città»
Alla manifestazioni parteciperanno numerose associazioni e istituzioni religiose e civili, tra cui il prefetto di Foggia Luisa Latella.
Noi siamo dalla parte della Legalità e del Lavoro!!!
Buon Primo Maggio!!!

giovedì 25 aprile 2013

BUON 25 APRILE...BUONA LIBERAZIONE!!!

Una mattina mi son svegliato...la liberazione è un esercizio quotidiano!!!

domenica 21 aprile 2013

VESCOVO FATTO POPOLO

Rieccoci qua!!! Ogni anno l’anniversario della tua morte (20 aprile 1993) è un motivo per riflettere, guardarsi dentro, ascoltare il grido degli ultimi, constatare le condizioni eco-sistemiche, pensare alla Vita, quale straordinario Dono, che spesso non riusciamo a valorizzare. L’abitudine di scriverti ogni anno, non è una semplice routine, che potrebbe servirmi ad acquietare la coscienza, ma è un continuo stimolo a fare di più, a pensare meglio, a vivere bene per il prossimo. Penso che uno dei tuoi più grandi lasciti sia la tua dolce fermezza nel perseguimento e nel riconoscimento dei diritti di tutti, letti e interpretati alla luce del Vangelo. Continui ad essere quel personaggio che con calma, serenità e pazienza divina riesce a far tremare i potenti, denunciandone soprusi e annunciando giustizia. La tua dimora, il vescovado, profuma ancora di ospitalità, il tuo esempio quotidiano è ancora nelle teste e nei cuori di molte persone, la tua appartenenza totale al Signore è ancora scandalo per i farisei contemporanei e stoltezza per i ricchi, lobbisti-massoni, vassalli di questo mondo. Ti prego, don Tonino, tra le mille richieste di intercessione che salgono alla Patria Celeste, accogli le speranze di una terra (Orta Nova), come la nostra, martoriata dalla criminalità organizzata o presunta tale. Don Tonino intercedi presso di noi e presenta con il tuo irresistibile sorriso al Nostro Signore, le preghiere di una parte della comunità che vorrebbe la conversione e non la soppressione di chi ha stuprato, e continua a farlo, la nostra terra. È a loro che vorremmo rivolgerci, perché solo cercando di eliminare il pensiero mafioso, possiamo praticare un autentico cambiamento. Don Tonino intercedi, così queste persone cambieranno modo di pensare e cambieranno i loro volti, così non trafficheranno illegalmente rifiuti, non li sverseranno nelle nostre terre; non determineranno i prezzi del mercato ortofrutticolo a danno dei poveri; non useranno bar per coperture criminali; non spacceranno nei vicoli del nostro paese; non provocheranno omertà. Don Tonino i segni dell’Aurora si intravedono, penso a Papa Francesco, al protagonismo delle giovani generazioni, speriamo che il tutto arrivi e inondi anche le nostre terre che ne hanno tremendamente bisogno. Nel giorno dell’anniversario della tua morte è stata sbloccata la causa di beatificazione di Mons. Oscar Romero un vescovo come te fatto popolo. Segni dei Tempi.

 Arturo Gianluca Di Giovine

martedì 16 aprile 2013

ORTA NOVA RIFIUTI ZERO.


Il disegno di legge d’iniziativa popolare Legge Rifiuti Zero: per una vera società sostenibile  si basa su cinque capisaldi per costruire una società eco-logica: sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione e lavoro. Il disegno di legge, qualora entrasse in vigore, permetterebbe anche al nostro territorio dei benefici immensi. Infatti nell’art. 4 si prescrive una moratoria sugli inceneritori, la quale «mira alla sospensione fino al 2020 di tutte le autorizzazioni in itinere per impianti di incenerimento e combustione di rifiuti, attuando in modo progressivo l’abbandono del ricorso al trattamento termico e di recupero energetico dei materiali post-utilizzo, di fanghi essicati, di prodotti o residui biodegradabili, di residui di lavorazione o dei cosidetti Combustibili Solidi Secondari (C.S.S.)». Senza essere accusati di sindrome Nimby (Not In My Back Yard, non nel mio cortile), questa legge ci permette di contrastare e sconfiggere alcune scelte industriali deleterie per il nostro territorio come la costruzione di un impianto di biomasse in contrada Bonassisi e l’inceneritore targato Marcegaglia. L’art. 5 del disegno di legge «abolisce tutti gli incentivi all’incenerimento […] Vengono pertanto dichiarati decaduti e revocati tutte le misure previste per i CIP6 ed i certificati verdi» per tutti gli impianti ed anche quelli «già in esercizio» che hanno usufruito « per almeno cinque anni e degli impianti citati sottoposti a ristrutturazione funzionale detta revamping». Questo disegno di legge per tutti i Comuni introduce «l’obbligo di rinegoziazione di tutti i contratti di fornitura», proponendo a tutti i gestori di ottenere una nuova autorizzazione, solamente aderendo ad un «Patto di Riconversione Impiantistica, attivato dal Ministero dell’Ambiente, per la riconversione degli impianti». Inoltre si dispone «la revoca e il decadimento delle autorizzazioni ad inviare o incenerire frazioni di rifiuti riusabili, riciclabili e compostabili». E se qualcuno vorrebbe fare il furbetto e acquistare rifiuti, la stessa legge impone il divieto di esportazione dei rifiuti, nonché il divieto di diluzione e di riciclo delle scorie di incenerimento. Riteniamo importante aderire e firmare per questa iniziativa popolare, abbiamo già iniziato a raccogliere le firme e continueremo a farlo, mantenendo il tutto come comitato civico, senza bandiere di partiti o movimenti.
Orta Nova ha bisogno di partecipazione e di ecologia.

domenica 14 aprile 2013

ALLA RICERCA DEL BENE OSTINATO.

 

Tutto ha inizio il 1/8/2011 quando l’associazione Noialtri rende noto al comune di Orta Nova l’esistenza di situazioni di vita che gridano al cielo per le condizioni de-umanizzanti (http://rifondaortanova.blogspot.it/2011/08/campo-de-umanizzato.html). Il 13/8/2013 il sindaco di Orta Nova scrive al prefetto per denunciare «la crescente criticità del contesto sociale ortese determinata dal progressivo e costante incremento del numero di immigrati soprattutto comunitari, nella nostra citta». Successivamente il sindaco chiarisce al prefetto che «uno dei cardini della mia azione di governo è la promozione della solidarietà civica e dell’integrazione culturale».  Segue l’inchiesta dell’arma dei carabinieri, che  il 17/8/2011 nella stessa zona denunciata dall’associazione, arrestano due persone sospette di essere caporali e di aver rapito un’altra persona costringendola a vivere nel campo di Orta Nova. L’amministrazione comunale a settembre 2011 attiva un tavolo tecnico per l’immigrazione e l’agricoltura  con l’Opera Nomadi di Foggia, l’associazione Noialtri e le forze sindacali, per risolvere la questione di alcuni insediamenti abusivi nel territorio ortese, garantendo sicurezza e legalità. Ma le promesse sono vane, non si fa niente, salvo qualche azione di qualche consigliere. Nel 2012 l’attuale amministrazione comincia a pensare di intervenire attraverso l’attrazione dei fondi PO FESR 2007-2013 – ASSE III – Linea 3.2 – Azione 3.2.1 per la realizzazione di una struttura destinata a Centro Emergenza Casa pronta accoglienza adulti e famiglie. Nel mezzo ci sono le improponibili, inutili e razziali uscite del pdl locale, che pur di guadagnare qualche voto parla alla pancia della gente, inveendo contro  «nomadi e gli stranieri». Dopo qualche mese, l’amministrazione cambia opinione, con determina n.220 del 17/4/2012, e dopo aver ricevuto il via libera dalla Regione Puglia, modifica la tipologia d’intervento da Centro emergenza casa a Comunità alloggio per diversamente abili. Scelta nobile, nei confronti di straordinarie persone che devono pensare al domani, alla loro autonomia dalle famiglie, ma la scelta è stata fatta in virtù di paure per la perdita di consensi nel paese, per mancanza di coraggio nell’azione inclusiva. Tra l’altro ogni intervento inclusivo non è esclusivo per i rom o per gli stranieri ma per la parte di popolazione povera, che soffre più degli altri la crisi, quindi ogni intervento deve essere mirato a tutti. Nell’ultimo periodo il sindaco convoca un nuovo tavolo tecnico, dopo non aver fatto nulla in due anni e pensato più al consenso che al coraggio, e dopo essersi attorniata di personaggi collusi con poteri non tanto ‘puliti’ del nostro territorio. L’associazione noialtri, su invito dell’amministrazione comunale, presenta una dettagliata relazione sulla presenza di insediamenti di migranti nel nostro territorio, sostenendo la necessità di « dare un nome e un volto a ogni singola persona presente in qualsiasi insediamento spontaneo per cercare di intraprendere un giusto percorso di integrazione ed evitare di ricorrere a una soluzione solo apparentemente più semplice, quella di un campo autorizzato o sosta, che rappresenterebbe solo una ulteriore ghettizzazione ed esclusione dalla comunità locale».  La notizia è stata pubblicizzata dal blog di Saverio Gaeta (http://fragas15.wordpress.com/2013/04/11/da-una-relazione-dellassociazione-noi-altri-evidenzia-la-presenza-di-almeno-nove-insediamenti-di-emigrati/). Tra i commenti più volte viene fatto il mio nome associato a quello del sindaco Calvio; invito coloro che hanno commentato il post di documentarsi, ma soprattutto di non offendermi, perché il sottoscritto, per un senso di legalità, non fa combutta con l’attuale amministrazione. Tuttavia spero ci sia la buona volontà da parte di qualcuno di gestire la situazione attraverso percorsi di inclusione, senza assumere posizioni ‘buoniste’ e nemmeno ‘cattiviste’, ricordandosi che la responsabilità penale è personale (art. 27 della Costituzione Italiana) e mai di un gruppo. Io continuo a perseguire la strada dell’accoglienza, dell’inclusione e della solidarietà e se continuano le accuse, parafrasando i versetti degli Atti degli Apostoli di oggi (At 5,41) sono « lieto di essere stato giudicato degno di subire oltraggi» in virtù di questi valori. Mentre al sindaco e all’amministrazione comunale vorrei ricordare che sono passati due anni, i bambini vanno a scuola e come scriveva Dickens in Grandi Speranze «nel piccolo mondo in cui i bimbi vivono le loro esistenze nulla è mai tanto acutamente percepito e sentito quanto l’ingiustizia». A me, alle associazioni e alle persone che hanno a cuore la situazione suggerisco di cambiare paradigma, invece di rincorrere e/o rispondere a qualcuno, partiamo dal racconto, dalla narrazione delle belle storie di bambini che frequentano, anche con successo, la scuola e sono l’investimento migliore per un’Orta Nova solidale.
Ah dimenticavo!!! Per me e tanti altri gli uomini sono tutti uguali nella loro diversità.
 
Arturo Gianluca Di Giovine
 

sabato 13 aprile 2013

IN MOVIMENTO...

L'Ortanova che vorrei confluirà in un movimento politico più ampio, con nuove personalità e storie differenti per fare della diversità la nostra arma di cambiamento autentico del sistema politico, economico e sociale del nostro territorio. Rimane il progetto del giornale per informare e formare criticamente le coscienze. A tutti buona avventura!!!

mercoledì 10 aprile 2013

CALL FOR PAPER...


L’ORTA NOVA CHE VORREI – giornale di ControInformazione.
Sono aperte le procedure per la presentazione di una proposta di articolo per il prossimo numero del giornale di controinformazione L’Orta Nova che vorrei.
Il giornale è composto da:
- articoli culturali, politici e sociali*;
- una rubrica culturale per la promozione di libri e film^;
- un angolo fotografico.
Il materiale deve essere inviato al seguente indirizzo: rifondaortanova@alice.it entro e non oltre il 27/4/2013
*Times New Roman 12; interlinea 1,5; caratteri 3000 (spazi inclusi).

^ Times New Roman 12; interlinea 1,5; caratteri 300 (spazi inclusi)
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domenica 7 aprile 2013

sabato 6 aprile 2013