domenica 19 giugno 2011

InceNOritore... Orta NOva c'è...

Ringraziamo tutti quelli che hanno partecipato a questa bellissima manifestazione. E' stata una bellissima manifestazione, ma noi tutti insieme e uniti l'abbiamo fatta diventare ancora più bella. Mi raccomando continuiamo a restare uniti per il NO all'inceneritore e il SI alla DIFFERENZIATA. Per chi volesse vedere le foto della manifestazione può andare sul gruppo facebook "L'Orta Nova che vorrei"

(http://www.facebook.com/profile.php?id=1322588227#!/home.php?sk=group_178105925571720)
Vi proponiamo i video della manifestazione...




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Per chi volesse vedere i video in alta qualità, tutto il materiale si trova nel gruppo dell'Orta Nova che vorrei.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Una curiosità:se non si dovesse fare più l'inceneritore, a quanto ammonterebbero i danni alla Marcegaglia? E chi li pagherebbe?

Grazie

Comitato Spontaneo contro gli inceneritori in Capitanata ha detto...

Ciao, quella della dei risarcimenti è una balla messa in giro per depotenziare la protesta. Gli inceneritori della signorina Emme (M come Marcegaglia) in Puglia sono 3. C'è ne uno in funzione a Massafra, dove non c'è stata resistenza da parte della popolazione, ed un in cantiere a Modugno che è stato sequestrato definitivamente dalla procura della repubblica in seguito ad una denuncia dei cittadini. In questo caso, le autorizzazione in possesso dell'impianto sfumano e non si può parlare di risarcimenti in quanto l'opera sarebbe ritenuta "abusiva" (parola dell'assessore all'ambiente della regione, l'ex PM Nicastro). Ci ritroveremmo con una bella cattedrale nel deserto da smantellare (vedi Punta Perotti, ora c'è un parco e ci fanno i concerti). Affianco all'inceneritore c'è un altro impianto che produce ecoballe (finanziato coi fondi europei); questo impianto si potrebbe comvertire facilmente - stiamo scrivendo il progetto - in un impianto come quello di Vedelago, che trasforma in sabbia i resti della raccolta differenziata senza bruciarla.

Ovviamente, tutto ciò non è possibile se i comuni pugliesi che attualmente non superano il 15% di raccolta differenziata non arrivano almeno al 65% stabilito dalla legge attuale. Ma questo è molto semplice e ci vuole solo un po' di buona volontà da parte degli amministratori e dei cittadini determinati. Basta eliminare i cassonetti e fare la raccolta dell'organico per arrivare in pochi mesi già al 50%.

Anonimo ha detto...

Grazie per la risposta. Quindi basta protestare e tutte le autorizzazioni della Marcegaglia sfumano? E chi le ha concesse non paga dazio?
Saranno anche balle messe in giro, ma mi sembra un po' assurdo.
Non volgio sembrar polemico, assolutamente. Solo che faccio fatica a capire, probabilmente data la mia ignoranza in materia.
Proprio l'esempio di Punta Perotti va contro quanto sostenete: infatti la Corte europea ha condannato l'Italia a risarcire i costruttori.
Ora, si può dire "meglio pagare che avere un ecomostro", ma è giusto capire se e quanto si paga.

Seconda questione, dato che l'avete accennata. Giusto quando affermate che la differenziata rende inutile l'inceneritore. Ma per tutta l'immondizia che GIA' esiste (e quella che si produrrà prima di arrivare allo sperato 'rifiuti 0')e non è differenziata come si smaltisce?

Ribadisco la stima per il vostro impegno, nonostante le mie domande possono sembrare provocatorie.

Comitato Spontaneo contro gli inceneritori in Capitanata ha detto...

1) Bisogna protestare usando tutti i mezzi possibili, legali e pacifici. Sulla domanda chi deve pagare, la risposta è semplice: il colpevole. Ma questo è difficile da rintracciare sia perché le inchieste non vanno mai fino in fondo sia perché la legislazione italiana non è conforme a quella europea.E, comunque, non penso che il problema siano i soldi, ma la salute!
Su Punta Perotti era solo un esempio di caso estremamente complesso, ma non mi sembra che i baresi si lamentino del parco urbano. Su wikipedia c'è scritto: "il sindaco doveva almeno aspettare che la controversia giudiziaria fosse conclusa: adesso è certo che il comune dovrà risarcire". Quindi, bastava aspettare, anche se non è ancora certa la condanna.
2) Sulla seconda questione, l'"immondizia che già esiste e che verrà prodotta". Cominciamo a pensare oggi per il domani senza demandare. L'Unione dei Cinque Reali Siti ha tutte le carte in regola per adottare la strategia rifiuti zero nei prossimi mesi e scegliere di riciclare il più possibile senza portare nulla all'inceneritore, come ha fatto l'Unione dei comuni della Terra di Leuca. Entro 10-15 anni è possibile arrivare al 100% di riciclo della materia. I residui possono continuare ad essere ricevuti per il momento nell'ultimo lotto in realizzazione della discarica di Forcone-Cafiero a Cerignola. I cittadini devono fare pressione sugli amministratori per far avviare subito la raccolta differenziata.