martedì 24 luglio 2012

RIZZI: GAME OVER

Domenico Rizzi è stato sfiduciato dai suoi consiglieri e da alcuni assessori assieme al vicesindaco di Zapponeta. Noi dell’Orta Nova che vorrei non gioiamo delle disfatte altrui, ma non possiamo esimerci dal comunicare le nostre riflessioni politiche, in quanto siamo vittime della tracotanza e della smisuratezza di potere dell’ex sindaco di Zapponeta. Nel periodo che ci ha visti impegnati alla costruzione della coalizione politica per le amministrative 2011, in quanto membri del circolo “E. Berlinguer” di SeL, abbiamo denunciato accordi politici che ‘puzzavano’ di compromesso al ribasso, di puro calcolo statistico, di riduzione della politica ad ‘algebretta’ e mercanteggiamento di voti tra forze politiche anni luce distanti tra loro. Zapponeta e Orta Nova erano accomunati da questa orrenda filosofia, che domina la politica: pensare di vincere a tutti costi, rinunciando a quelle prerogative di liberazione e emancipazione politico-sociale che sono la linfa vitale per chi vuole concretamente cambiare in meglio la realtà. A Zapponeta dopo 14 mesi di agonia, di accanimento terapeutico si è deciso di staccare la spina ad un’esperienza nata male, vissuta malissimo e finita peggio. Orta Nova e Zapponeta sono espressione di una precisa volontà politica e logica di spartizione del potere nel territorio, incurante della base, della democrazia, e noi che ci siamo rifiutati di accettare accordi politici con forze politiche vicine al PDL ed espressione di una classe politica responsabile di malgoverni, siamo stati fatti fuori. Ad Orta Nova, la stessa mercificazione politica, comporta una situazione di stasi amministrativa, di accordi compromissori, come quello inerente la carica di vicesindaco da concedere a Dino Russo, all’UDC di Cera e Cuffaro, poi disattesa; una logica che continua e cerca di accontentare chi ha un peso politico in consiglio comunale, pur di non cadere e di continuare ad amministrare. I ‘capi’ dell’attuale maggioranza si sono chiusi nel bunker del palazzo di città, non ricevono i cittadini e non rispondono alle richieste di incontri e dialogo con l’istituzione (vedi la nostra volontà di incontrare l’assessore all’ambiente Attini). Mentre alcuni membri dell’amministrazione comunale sembrano totalmente asserviti alla loro spregiudicatezza, altri fanno valere fino in fondo il peso dei loro voti ricattando ogni giorno; celeberrimo è il caso di destinare circa 3mila € ad una sola famiglia indigente probabilmente imparentata ad un consigliere comunale. Non possiamo esimerci dal denunciare questa situazione che grava sul nostro paese, tuttavia, in quanto abbiamo al cuore lo sviluppo della nostra cittadina, non smetteremo di dimostrarci disponibili a dialogare e collaborare su questioni dove è possibile raggiungere accordi per la città, mantenendo la nostra autonomia e libertà di pensiero. Tutto ciò sembra impossibile, in quanto l’attuale amministrazione sembra muoversi con la stessa filosofia della precedente (e così andando a ritroso): se non la pensi come me, ossia se non mi hai votato, sei un nemico, da tenere lontano e, quando dai molto fastidio, da abbattere. Con pazienza e umiltà rivoluzionaria, cercheremo di cambiare questa impostazione e lotteremo sempre per un’Orta Nova migliore.

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