lunedì 21 marzo 2011

LETTERA...

Ad Orta Nova constatiamo con enorme rammarico la pervasività di tutti coloro che hanno mercificato, mercantilizzato il nostro paese, hanno scambiato l'interesse comunitario con i loro interessi, iniettando nel sub-strato delle nostre coscienze sconforto, rassegnazione, commiserazione. Il territorio non gravida di speranze, e quando parlo di speranze, parlo di gente che deve essere pronta anche al martirio politico, ossia parlo del coraggio di prendere le distanze dalla 'normalità' politica ortese. Molti mi obietteranno che per fare politica ci vogliono i voti, per contare devi portare i voti, per vincere devono votarti, ed io rispondo con molta umiltà sostenendo che tutto ciò è vero e sacrosanto, ma al contempo non possiamo dimenticarci da dove veniamo, chi siamo e dove andiamo; molti giovani (tra cui noi) abbiamo bisogno di esempi limpidi, chiari, retti, coraggiosi, perchè c'è da seminare nuove pratiche politiche, c'è da far capire che il voto è un esercizio di democrazia, di sovranità, c'è da cancellare a colpi di buona politica la logica che ha infangato il nostro territorio: i diritti delle persone fatti passare come favore.

Riappropriaci del territorio inteso come comunità che avanza e richeide diritti, rappresentanza e crescita comporta audacia, si audacia....incuranti delle conseguenze, perchè vale la pena configurarsi come esempi concreti di coerenza. Serve questo al paese, anche se sembra un ragionamento poco pragmatico, o forse la vera pragmaticità è proprio questa per Orta Nova, da troppo tempo invasa e satura di cattivi esempi.

Il momento storico di Orta Nova richiede questo, semplicità, coerenza, coraggio e non m'importa di non essere capito dalla maggioranza del paese, perchè il nostro compito deve essere quello di lanciare il nostro aquilone....molti non riescono a vedere in alto, non riescono a pensare un'Orta Nova migliore perchè tutto sembra schiacciato da queste logiche impietose.

Orta Nova è attualmente un paese che richiede un intervento straordinario, richiede donne e uomini che si fermino un attimo, ascoltino il grido silenzioso di chi soffre, ragionino su una scelta programmatica seria e fattibile e annuncino questo messaggio. Io credo che una futura e nuova classe dirigente abbia il dovere morale di provarci, di resitere alle lusinghe dei voti in più, anche se costasse molto, non si può abdicare alla Speranza di trasmettere e contagiare tra le persone perbene il Cambiamento.

Forse è utopismo questo? Io alcuni anni fa non pensavo minimamente di arrivare a questo momento, così tanti altri ragazzi, prima era utopia adesso no.........

Bisogna Vincere, ma vincere con la coerenza, con l'onestà, con la cultura, con la capacità di intercettare i sentimenti buoni della popolazione, con la saggezza e la giovialità che persone mature e giovani possono rappresentare...ma soprattutto VINCERE PER QUELLI CHE NORMALMENTE PERDONO...per questo non è importante conquistare solo una poltrona è importante Cambiare.

Gianluca Di Giovine

2 commenti:

Anonimo ha detto...

quale candidato sindaco appoggerai?

Stanco di falsi proclami ha detto...

Scusa, Gianluca ma dopo questa lettera che succede? E' l'ennesimo tuo proclama fuffo-logico oppure c'è sostanza dietro? No xchè sai, leggere queste cose e poi sapere che c'è l'alleanza con l'UDC di Dino Russo (assessore ai servizi sociali nell'uscente governo Moscarella) e che c'è la possibilità di un accordo con gli ex della discarcia fa un pò specie...Potresti chiarire per cortesia? Un minimo, uno straccio, almeno un barlume di...verità!!!