domenica 2 dicembre 2012

MEDICINA E TERRITORIO

Da parecchio tempo si blatera di una riforma che renda più efficiente il tessuto del sistema sanitario e che vengano ottimizzate le risorse attraverso delle modifiche mirate. Una di queste modifiche sarà l'apertura degli Ambulatori della Medicina Generale h24. Su questa nuova situazione si è espresso il dr. Marcello Menga, Medico di Medicina Generale, che presta servizio a Orta Nova. “Così come viene oggi concepita la M.G. , la riforma sarà un enorme bluff, soprattutto nelle zone periferiche, perché le sono state sottratte tutte quelle competenze che la rendono veramente autonoma ed efficiente. Oltre ad un'enorme burocratizzazione, il Medico di M.G. é impegnato tutto il giorno nel “Copia e Incolla” della ricetta, il "casus belli" più eclatante". La precisa analisi fatta, ci fa capire che il sistema di connettività delle zone centrali con quelle periferiche, fa di queste ultime centri sanitari inetti e improduttivi e rende il territorio sempre più ospedalocentrico. La situazione dei 5 Reali Siti è imbarazzante in quanto le istituzioni non sono indifferenti, bensì non percepiscono proprio il problema, il che è più grave; quella di Orta Nova è davvero paradossale: pochi mesi fa è stata inaugurata la “Cittadella della Sanità”, nella quale risiedono il poliambulatorio e il C.S.M.(centro di salute mentale). Oltre a non riuscire ad assicurare una copertura degli incarichi senza soluzione di continuità di quest'ultimo Servizio, quello di Chirurgia da sempre è stato ridotto alla situazione imbarazzante di espletare attività burocratica e nient'altro, perché nella Cittadella della Sanità non si possono neanche mettere i punti. Su questo scandaloso castello di sabbia si espresso duramente il dottor Marcello Menga:”Nei 5 Reali Siti la situazione è già ridotta all'osso perché non abbiamo la possibilità e gli strumenti per poter eseguire un trattamento basilare o una terapia di sostegno. Per esempio: nell'urgenza per eseguire un elettrocardiogramma bisogna per forza spostare l'ambulanza del 118; non esistono risorse, ma neanche viene concepita la creazione di un'assistenza domiciliare. Ecco perché abbiamo il Pronto Soccorso di Foggia e Cerignola in costante empasse. Queste situazioni sono insopportabili perché molto spesso ci mettono nelle condizioni di eseguire prestazioni con un senso di frustrazione ed impotenza, altre volte con un senso di nauseabondo pressapochismo che é inaccettabile”. In questo periodo in cui le celebri e purtroppo sempre più frequenti morti di atleti fanno sì che si preveda un defibrillatore in ogni dove, viene spontaneo chiedersi a cosa possa servire un defibrillatore in un paese come Orta Nova quando i medici non hanno neanche la possibilità di mettere i punti di sutura? Savino Sciusco

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