venerdì 30 novembre 2012

OLIVETTI E CLASSICO: SU LA TESTA!

Come pochi sapranno il 25, il 26 e il 27 ottobre tutti gli studenti italiani hanno chiesto con forza alle loro scuole tre giornate diverse ovvero tre giornate di autogestione nelle quali discutere sul ddl Aprea. Il ddl Aprea è l’ultimo decreto creato dall’ex ministro dell’istruzione Gelmini e continuato dall’attuale ministro Profumo che prevede la privatizzazione della scuola pubblica trasformandola in una vera industria, e l’abrogazione dei diritti basilari degli studenti come la diminuzione dei rappresentanti di classe e di istituto. Ovviamente possiamo notare che segue il modello americano liberista. Come in tutta Italia, gli studenti del liceo classico di Orta Nova e dell’istituto professionale Olivetti chiedono al proprio preside le tre giornate di autogestione, ma quest’ultimo non le concede e autorizza una semplice assemblea d’istituto. In questa assemblea si stila un programma per le giornate di autogestione da presentare al preside. Ancora una volta il preside rifiuta la concessione dell’autogestione perché la ritiene illegale. Così lunedì 29 ottobre gli studenti del classico e dell’Olivetti uniti decidono di non entrare e protestare per rivendicare i propri diritti davanti al preside. Il preside ancora una volta rifiuta e vuole concedere solo un’assemblea d’istituto, così stanchi di questa decisione ci rivediamo il giorno dopo per decidere se passare ad un’azione di forza: l’occupazione. Martedì 30 ottobre ore 09.00 facciamo un’assemblea d’istituto, in tutto ne potevamo essere 600, e stanchi delle solite prese in giro decidiamo di passare all’occupazione. Entriamo in maniera pacifica all’interno della sede centrale dell’Olivetti e occupiamo i tre piani sedendoci a terra o all’interno delle aule. I professori sbalorditi compreso il preside chiamano i carabinieri, questi ultimi arrivano, prendono i nominativi e minacciano di denunciarci tutti. Ma è proprio qui che arriva il bello: nessuno si impaurisce perché eravamo convinti di quello che stavamo facendo, del motivo per il quale stavamo lottando, era in gioco il nostro futuro e quello della scuola pubblica. I carabinieri sbalorditi se ne tornano a mani vuote, il preside non va avanti con la denuncia. In queste ore all’interno della scuola chi scherza, chi comincia a fare nuove conoscenze e chi comincia a parlare seriamente del decreto. Verso le 14.00 cominciano ad arrivare i genitori per capire il motivo dell’azione e i vari rappresentanti spiegano i loro motivi ed è anche qui un altro motivo di gioia: i genitori ci danno ragione e si complimentano con noi. Verso le 15.00 la scuola comincia a defluire da 600 persone ne rimangono una cinquantina sempre carichi e speranzosi. Arrivano alcuni genitori tosti quanto noi e ci aiutano a discutere con il preside sulla concessione dell’autogestione. Alla fine il preside cede: mercoledì 31 ottobre ci concede l’autogestione. Alcuni ragazzi vogliono ancora di più e quindi vogliono continuare l’occupazione ad altri basta così. Alla fine si arriva ad un punto comune: tutti siamo contenti dell’autogestione concessa perché significa aver vinto una guerra, la nostra guerra. Usciamo in maniera corretta dalla scuola e ci diamo appuntamento al giorno dopo. Voglio sottolineare che le scuole superiori di Orta Nova sono state le uniche ad aver fatto occupazione nella provincia di Foggia, ma c’è un motivo di gioia più importante: dopo tanti anni gli studenti alzano la testa e decidono di protestare. Era dai tempi della realizzazione della discarica Ferrante che non si vedeva una cosa del genere. Questo sta a significare che ormai nessuno dorme più, siamo tutti pronti a lottare per il nostro futuro e per i nostri diritti anche rischiando sulla nostra pelle perché non ci avrete mai come volete voi. Le battaglie continueranno nei prossimi giorni e nei prossimi mesi. Studenti di Orta Nova: SU LA TESTA! Francesco Grillo

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