domenica 12 maggio 2013

BOICOTTIAMO LA BENETTON


 
Nel crollo del palazzo di Dhaka in Bangladesh sono morte 550 persone, lavoratrici e lavoratori che svolgevano il loro operato al servizio della moda di regioni lontane. In quel tragico evento sono condensate le ingiustizie di un sistema economico neo-liberisti e globalizzante, per mezzo del quale molte multinazionali appaltano lavoro a bassissimo costo per poi massimizzare i profitti vendendone i prodotti ricolmi di sudore e sangue. Nella tragedia del Bangladesh ci siamo anche noi, o meglio c’è un’azienda italiana, la Benetton. Gli uomini della Bangladesh Garments and Industrial Workers Federation e del Bangladesh Centre for Worker Solidarity hanno trovato tra le macerie del palazzo documenti che incastrano la Benetton, in quanto in quello stabile si lavorava per fornire materiale (Emanuele Giordana Il Manifesto 5/5/2013) all’azienda italiana che ha, anche, il monopolio delle autostrade. Pertanto riteniamo opportuno boicottare la Benetton, presentarsi alle varie filiali della stessa azienda, chiedere con forza il rispetto dei diritti umani e che ripaghi le famiglie delle vittime. Nei prossimi giorni vi terremo informati sulla campagna Abiti Puliti per sostenere l’acquisto e il consumo critico.  

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