domenica 5 maggio 2013

LA THYSSENKRUPP AL COMUNE…


 
Le campagne di boicottaggio verso quelle aziende che non rispettano i diritti umani o hanno commesso gravi reati, hanno una profonda valenza etica, in quanto hanno il fine di indurre le suddette aziende a fare retromarcia e cambiare quello che non va. L’attuale maggioranza in una determina firmata dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico (determina n.41 del 22/04/2013) affida i lavori di manutenzione completa dell’impianto di ascensore installato presso la sede municipale alla ditta Thyssenkrupp Elevator Italia di Foggia. La durata del servizio è di tre mesi, dal 01/4/2013 al 30/6/2013 per la somma di 344,85€ (canone mensile 95,00€). La Thyssenkrupp Elevator Italia è un segmento del grande gruppo mondiale Thyssenkrupp AG, leader mondiale nel campo delle tecnologie. Noi conosciamo la Thyssenkrupp, soprattutto per quello che è successo il 6 dicembre 2007, dove sette operai persero la vita a causa di un incendio scoppiato nella fabbrica di proprietà tedesca. La Corte d’Assise di Torino ha emesso un verdetto storico, in quanto per la prima volta un tribunale riconosceva un reato così grave per incidente sul lavoro, ma non ha riconosciuto la tesi dei pm accusatori (Guariniello,  Longo e Traverso) di “omicidio volontario con dolo eventuale” (accettare il rischio senza prendere necessarie precauzioni equivale a voler commettere il reato). La Thyssenkrupp ha già effettuato un primo risarcimento di 12 milioni e 970 mila euro, ma per l’accusa si tratta di una tragedia annunciata, causata dalla mancanza di sicurezza, dalla colpevole omissione di adeguate misure di sicurezza all’interno dello stabilimento. Riteniamo doveroso intervenire in questa direzione, cercando di boicottare le aziende appartenenti al gruppo Thyssenkrupp non per eliminarle dal mercato, in quanto il gruppo conta oltre 188.000 dipendenti e il segmento Elevator oltre 44.000 dipendenti, ma per far investire il loro enorme fatturato (oltre 40 miliardi di euro) per operazione di sicurezza nei luoghi di lavoro.  Noi pensiamo che questo sia possibile, d’altronde riteniamo importante investire sulle ditte del territorio, non per fantasie autarchiche, ma per far lavorare l’economia locale garantendo lavoro, sicurezza e trasparenza.

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