martedì 4 dicembre 2012

I Cittadini prima di tutto...

Quando una nuova testata si affaccia nel panorama giornalistico, anche se, di modeste dimensioni, destinato alla ristretta comunità ortese e sopratutto senza grandi mezzi,in quel luogo si arricchiscono libertà e democrazia. Se poi la volontà di dare corpo all’iniziativa è di un gruppo di persone animate da un qualche ideale, desiderosi di un impegno Politico nel quale portare l'aria fresca e le facce pulite , la soddisfazione di uno come me, diventa pian piano, qualcosa di diverso, qualcosa che posso chiamare speranza; speranza di vedere nella mia città un dibattito Politico utile,e contribuire alla crescita di aiutarla e sostenerla. La nostra città vive un momento molto triste della sua storia ed in essa si registra in termini gravissimi l'assenza di una classe dirigente all'altezza delle sfide del presente e del futuro, che saranno sempre più difficili. Molte sono le responsabilità per questo stato di cose, sopratutto della classe politica che negli ultimi trent'anni ha animato il dibattito culturale e politico cittadino in modo sterile, inoltre segnata anche dalla mancata partecipazione dei cittadini. Dobbiamo prendere atto tutti, che è mancato da parte dei partiti la costituzione di nuovi soggetti che dovevano rinnovare gli stessi. È una responsabilità gravissima, imputabile ad un’incapacità e un limite della classe politica. Ciò che delle vicende ortesi, sempre di basso profilo, più mi ha colpito in questi ultimi mesi, è stato, ad esempio, vedere alcuni giovani pieni di idee e partecipi, appassionati ad ideali di libertà, solidarietà e di buon governo, sono stati emarginati e addirittura criminalizzati. Mi chiedo: "chi può temere un giovane che vuole impegnarsi nella vita politica cittadina?" Come si può aver paura dei giovani? e se poi questi partiti concordi tra di loro agiscono con figure ormai votate alla più squallida cortigianeria, qual è l'esito? Personalmente traggo la conclusione che occorre sostenere questo gruppo,"L'Orta Nova Che Vorrei", e questo piccolo giornale, farlo diventare sempre più importante, aiutare i cittadini a riscoprire la bellezza della politica attiva, quella fatta di grandi ideali al servizio della gente, della nostra città, del nostro futuro. Pino Balestrieri

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho letto attentamente l'art. " I Cittadini prima di tutto" e come non essere d'accordo... anche se fra il dire e il fare c'è di mezzo il ... mare !!!
Chiamarsi fuori, escludere qualsiasi responsabilità individuale, delegare ad altri la soluzione dei problemi conduce a deleghe in bianco.
Invece, ciascun cittadino, a prescindere dall'età anagrafica, dal sesso, dalla religione, dal grado di istruzione, deve tornare alla responsabilità e contribuire alla costruzione del bene comune.
Ciò avviene PARTECIPANDO, non ritraendosi, facendo e non lasciando fare, assumendosi le proprie responsabilità e rispondendo a ciò cui si è chiamati nell'organizzazione civile.
In altre parole, facendo Bene il proprio lavoro.
Ogni cittadino, ognuno di Noi è responsabile di quelo che succede nella propria cittadina, sia nel neme che nel male.
Bisogna iniziare a prendere coscienza che la Città, la Polis, è un bene e una responsabilità di tutti e se al momento riteniamo che sia amministrata male, bisogna rimboccarsi le mani e iniziare a organizzaesi perun cambiamento reale.
Molto spesso ci lamentiamo soltanto della cattiva amministrazione, ma non facciamo niente per cambiatr le cose.
Questo è il momento di riscoprire la nostra coscienza civica, ed iniziare a fare qualcosa di concreto per il bene pubblico e garantire un presente migliore ed un futuro ai ns. figli.

Il disinteresse e l'ndifferenza di Noi Cittadini accresce il potere di chi è stato delegato, e questo comporta la distribuzione diseguale di diritti e di doveri; comporta strade aperte per i gruppi di pressione, le lobby di potere e per i loro amici e strade chiuse per tutti gli altri.
Tutto diventa "ad personam"!!!
Ci vuole tanto impegno e pazienza, ma penso sia giunto il momento!
Ad Maiora!!!
Benedetto di Virgilio